In Svizzera oggi e? il 93° giorno consecutivo con le piste da sci aperte: si scia anche in altri 7 Paesi europei e il contagio non fa paura [FOTO]

Alcuni Paesi hanno deciso di non rinunciare al turismo di montagna, nonostante la pandemia: oltre alla Svizzera, anche Austria, Ungheria, Spagna, Andorra, Svezia, Finlandia e Norvegia hanno tenuto le piste da sci aperte
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In Italia, si dovrà attendere il 15 febbraio prima che gli impianti sciistici possano aprire in questa durissima stagione invernale segnata dalla pandemia di SARS-CoV-2, che sta avendo un impatto devastante sull’economia delle montagne. Ma le riaperture saranno consentite solo nelle regioni che si trovano in zona gialla, ossia a basso rischio di diffusione del contagio.

Nel frattempo, nel resto d’Europa, alcuni Paesi hanno deciso di non sacrificare questa importante parte della loro economia. Il caso più eclatante, ne avevamo già parlato, è quello della Svizzera, dove gli impianti sciistici sono sempre rimasti aperti, nonostante la pandemia. Oggi, lunedì 8 febbraio, è il 93° giorno consecutivo in cui ogni amante della neve e della montagna ha potuto sciare in Svizzera (nella gallery scorrevole in alto, le immagini degli ultimi giorni con le stazioni sciistiche affollate). Nonostante questa decisione di tenere gli impianti sciistici aperti non vi è stata alcuna impennata dei contagi. Anzi. Nel mese di gennaio, i casi giornalieri nel Paese sono addirittura crollati: se ad inizio novembre si assestavano intorno a quota 10.000, da inizio gennaio sono scesi a 4.000-3.000, per poi scendere ancora sotto soglia 2.000 entro la fine del mese. E questa tendenza continua anche nei primi giorni di febbraio.

Ma la Svizzera non è sola. Anche Austria, Ungheria, Spagna, Andorra, Svezia, Finlandia e Norvegia hanno tenuto gli impianti aperti. Fatta eccezione per la Spagna, che con il nuovo anno ha visto un aumento nel numero di contagi giornalieri fino a quota 30.000 circa rispetto ai 10.000 circa di dicembre 2020, tutti questi Paesi non hanno registrato un peggioramento della curva epidemiologica; anzi nella maggior parte dei casi vi è stato un miglioramento. Questo indica che l’apertura degli impianti sciistici non contribuisce alla diffusione del contagio, come invece temono quei Paesi che finora stanno sacrificando il turismo di montagna.

Tra i grandi Paesi europei, oltre all’Italia, anche Francia e Germania hanno tenuto chiuse le loro stazioni sciistiche per i timori legati alla pandemia.

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