Nell’anno in cui l’inverno ha regalato bellissime nevicate sulle Alpi, sepolte sotto metri e metri di neve, l’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2 ha colpito il settore del turismo invernale. In Italia, si è deciso per la chiusura degli impianti sciistici, per timori legati alla diffusione del contagio, in quella che è stata una beffa per i tanti amanti della neve ma soprattutto una batosta per l’economia delle montagne.
Eppure la Svizzera ha deciso di non sacrificare questo settore così importante dell’economia. Così, le piste da sci e gli impianti sono rimasti sempre aperti, come testimoniano le immagini della gallery scorrevole in alto. Oggi, 3 febbraio, è l’88° giorno consecutivo di sci in Svizzera. Nonostante questo, non vi è stata alcuna impennata dei contagi. Anzi. Nel mese di gennaio, i casi giornalieri nel Paese sono addirittura crollati: se ad inizio novembre si assestavano intorno a quota 10.000, da inizio gennaio sono scesi a 4.000-3.000, per poi scendere ancora sotto soglia 2.000 entro la fine del mese.