Alle ore 15:07 italiane di ieri, le reti sismiche di tutto il mondo hanno registrato un evento sismico di magnitudo Mwpd 7.1 circa a 100 km dalla costa della prefettura di Fukushima in Giappone.
Questa regione, hanno spiegato gli esperti INGV, “vede la complessa interazione tra la placca nord-americana, quella euroasiatica e quella pacifica“. In particolare il terremoto di ieri è stato “espressione della sismicità che avviene nella zona di subduzione in cui la placca pacifica scende sotto quella nord-americana con una velocità di circa 93 mm/anno“.
Il terremoto “ha colpito la regione di Fukushima con un’intensità fino a 6-upper nella scala macrosismica giapponese (JMA), diversa da quella Mercalli-Cancani-Sieberg utilizzata internazionalmente. Il confronto non è immediato ma approssimativamente è stato raggiunto il VII-VIII grado della scala MCS.
Proprio per l’elevata velocità di convergenza tra le placche, la regione è soggetta ad una forte attività sismica, come il terremoto di T?hoku di magnitudo 9.0 avvenuto l’11 marzo 2011 ed il cui epicentro è stimato a un centinaio di km a Nord” rispetto al sisma verificatosi ieri.
Terremoto in Giappone, oltre un centinaio di feriti
Circa 120 le persone che risultano ferite a seguito del terremoto che ha colpito il Giappone nordorientale poco dopo le 23 di ieri ora locale. La scossa ha avuto epicentro al largo della costa di Fukushima, la stessa area geografica in cui si è verificata la triplice catastrofe nel marzo 2011: in questo caso però non sono state segnalate anomalie alle centrali nucleari e subito dopo il sisma non è scattato un allarme tsunami. La Japan meteorological agency, ha spiegato che è possibile che il movimento tellurico sia parte di un processo di assestamento delle placche teutoniche ancora in corso a distanza di 10 anni. I problemi di approvvigionamento della corrente elettrica che hanno riguardato fino a 900mila abitazioni durante la notte sono stati in gran parte risolti. Circa 60 centri di evacuazione sono stati allestiti nella prefettura di Fukushima, dove hanno trovato alloggio circa 200 persone. I servizi dei treni superveloci Shinkansen sono stati sospesi tra le città di Nasushiobara, nella prefettura di Tochigi, e la stazione di Morioka, a Iwate, così come diverse tratte ferroviarie nella prefettura di Akita.
Secondo JMA si è trattato dell’evento sismico più importante nel Paese dal 7 aprile 2011.
Terremoto in Giappone: nessun allarme tsunami o anomalie nella centrale Fukushima
Tokyo Electric Power Co., l’azienda che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, ha affermato che dopo il violento terremoto in Giappone non sono segnalate radiazioni o altre irregolarità. Il terremoto non ha causato uno tsunami, perché l’epicentro era profondo a 55 km sotto l’oceano.
Nella città settentrionale di Fukushima, Soma, è crollato il tetto di un tempio buddista. Alcuni lavoratori stavano completando un’importante autostrada costiera che collega Tokyo e le città del nord, dove si è verificata una grande frana. Anche diverse altre strade sono state bloccate da rocce.