Il terremoto di stamattina a Reggio Calabria: risentimento sismico del 4° grado Mercalli, epicentro tra le faglie più pericolose d’Italia

Il terremoto di oggi a Reggio Calabria: due scosse sulle colline della zona sud della città, la più forte di magnitudo 2.7 con un risentimento sismico del 4° grado Mercalli
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MeteoWeb

Stamattina alle 07:02 una scossa di terremoto è stata distintamente avvertita da decine di migliaia di persone a Reggio Calabria. La scossa è stata poi misurata dall’INGV in un evento di magnitudo 2.7 a 10.7km di profondità, localizzato con epicentro sulle colline della zona meridionale della principale città calabrese, tra Gallina e Pozzi. Nonostante la magnitudo modesta, il terremoto è stato distintamente avvertito anche ai piani bassi delle case di tutta la città e ha svegliato la popolazione che ancora a quell’ora dormiva, perchè l’epicentro è stato molto vicino ad un’area densamente abitata. Dopo un paio d’ore, alle 09:43, sempre nella stessa zona s’è verificata un’altra scossa più lieve, di magnitudo 1.6 a 10.2km di profondità, anche questa avvertita dalla popolazione ma solo nelle adiacenze dell’epicentro.

In base ai dati raccolti dall’INGV, a Reggio Calabria il risentimento sismico è stato del 4° grado della scala Mercalli, che significa “Avvertita da molte persone; tremito di infissi e cristalli, e leggere oscillazioni di oggetti appesi“. Si tratta di una scala differente da quella Richter (volta ad indicare esclusivamente l’energia rilasciata dalla scossa), ma utilizzata per misurare gli effetti dei terremoti sui territori, e quindi altrettanto importante, se non addirittura di primaria importanza.

Alcuni esempi per capire la differenza tra scala richter e scala Mercalli

Il terremoto di Casamicciola del 21 agosto 2017, infatti, pur essendo stato di magnitudo 4.0, ha provocato 2 morti e 42 feriti con un risentimento sismico del 7° grado Mercalli. Il terremoto di Haiti del 12 gennaio 2010 è stata una delle più grandi catastrofi della storia con oltre 230 mila morti e un risentimento sismico del 10° grado Mercalli, a fronte di una scossa di magnitudo 7.0. Eppure il 27 febbraio 2010 in Cile abbiamo avuto un terremoto di magnitudo 8.8 che ha avuto un risentimento sismico dell’8° grado Mercalli con appena 521 morti. Sempre in Cile il 16 settembre 2015 abbiamo avuto un terremoto di magnitudo 8.3 che ha avuto un risentimento sismico del 7° grado Mercalli con appena 8 morti. La scala Richter, quindi, misura la violenza del sisma. Quella Mercalli ne valuta gli effetti sui territori, e cambia sempre di zona in zona (a differenza di quella Richter che fornisce esclusivamente un dato, quello della magnitudo). Gli effetti del sisma, invece, sono più forti nelle aree epicentrali e si diradano allontanandosi dall’epicentro. Il terremoto di stamattina a Reggio Calabria, infatti, ha avuto un risentimento sismico del 4° grado Mercalli soltanto a Reggio, poi del 3° grado a Motta San Giovanni e del 1° grado Mercalli a Messina e Villa San Giovanni. Il terremoto si è verificato tra le faglie della zona a più alto rischio d’Italia, dove possono verificarsi addirittura sismi di magnitudo superiori a 7 con conseguenze devastanti sui territori come già accaduto 112 anni fa, il famigerato 28 dicembre 1908.

Appare evidente che gli effetti del sisma al suolo non dipendono esclusivamente dalla magnitudo: è molto importante innanzitutto l’epicentro, cioè la vicinanza del sisma ad aree abitate o meno; l’ipocentro (profondità della scossa), che più è superficiale e più è pericoloso; infine il tipo di costruzioni che sorgono nell’area del sisma, perchè più sono tecnologiche e a norma antisismica, minori saranno le conseguenze dei terremoti. In Cile, addirittura, in caso di scossa le persone che si trovano in strada scappano a rifugiarsi all’interno delle costruzioni per evitare di finire in eventuali crepe nelle strade o di essere colpiti da insegne che potrebbero staccarsi dalle facciate delle strutture. Esattamente l’opposto di quello che accade, purtroppo, nel nostro Paese.

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