Rara scoperta in Algeria, trovato un pezzo di un protopianeta perso: è più antico della Terra e può spiegare molto sulla formazione del sistema solare

Tra tutti i meteoriti trovati finora, EC 002 è estremamente raro e apre una nuova via per la comprensione della formazione planetaria
MeteoWeb

Un pezzo di meteorite trovato nel deserto dell’Algeria potrebbe essere un pezzo di un pianeta che non è riuscito a formarsi completamente. Secondo un’analisi della composizione e dell’età della roccia, il meteorite noto come Erg Chech 002 non solo è più antico della Terra, ma si è anche formato vulcanicamente, il che suggerisce che un tempo potrebbe aver fatto parte della crosta di un oggetto noto come protopianeta. Per questo, rappresenta la rara opportunità di studiare le prime fasi della formazione planetaria e di imparare di più sulle condizioni nei primi giorni del sistema solare, quando i pianeti che conosciamo oggi si stavano ancora formando.

EC 002 è stato trovato a maggio 2020: diversi pezzi di roccia con un peso complessivo di 32kg nell’Erg Chech, regione sabbiosa del Sahara nell’Algeria occidentale. Ci si è subito resi conto che si trattava di qualcosa di insolito: la sua consistenza era ignea, con inclusioni di cristalli di pirosseno. È stato, dunque, classificato come acondrite, ossia un meteorite composto da quello che sembra materiale vulcanico, originato su un corpo che era sottoposto a fusione interna per differenziare il nucleo dalla crosta. Un protopianeta, dunque.

Delle decine di migliaia di meteoriti che sono state identificate, solo poche migliaia sono acondriti, per la precisione 3179 secondo il Meteoritical Bulletin Database. La maggior parte di questi acondriti proviene da uno di due corpi “parenti” e ha una composizione basaltica. Questo significa che non possono dirci molto sulla diversità dei protopianeti nel sistema solare primordiale. EC 002, invece, non è basaltico, ma è un tipo di roccia conosciuto come andesite, ha determinato un team di scienziati guidati dal geochimico Jean-Akix Barrat dell’University of Western Brittany, in Francia. Tra tutti i meteoriti trovati finora, EC 002 è estremamente raro e apre una nuova via per la comprensione della formazione planetaria.

Secondo l’analisi del team, la roccia è antica. Il decadimento radioattivo degli isotopi di alluminio e magnesio suggerisce che questi due minerali si sono cristallizzati circa 4.565 miliardi di anni fa, in un corpo madre che si è accresciuto circa 4.566 miliardi di anni fa (la Terra ha 4,54 miliardi di anni). “Questo meteorite è la roccia magmatica più antica analizzata finora e fa luce sulla formazione delle croste primordiali che coprivano i protopianeti più antichi”, si legge nello studio pubblicato sulla rivista PNAS.

A differenza del basalto, che si forma dal rapido raffreddamento della lava ricca di magnesio e ferro, l’andesite è composta principalmente da silicati ricchi di sodio e – almeno sulla Terra – si forma nelle zone di subduzione, dove il bordo di una placca tettonica viene spinto sotto un’altra. Sebbene venga trovato raramente nei meteoriti, la recente scoperta dell’andesite nei meteoriti trovati in Antartide e Mauritania ha portato gli scienziati ad analizzare come potrebbe verificarsi. Le evidenze sperimentali suggeriscono che può formarsi dalla fusione di materiale condritico.

Poiché i corpi condritici sono così comuni nel sistema solare, è possibile che anche la formazione dei protopianeti con croste di andesite fosse comune. Tuttavia, quando il team ha confrontato le caratteristiche spettrali di EC 002, ossia come interagisce con la luce, con le caratteristiche spettrali degli asteroidi, non sono riusciti a trovare nulla nel sistema solare che corrispondesse al meteorite. I resti di croste di andesite non sono solo rari nelle registrazioni dei meteoriti, ma anche nella cintura degli asteroidi. Il che fa sorgere la domanda: se il processo di formazione fosse così semplice e comune, dove sono finiti tutti i protopianeti differenziati? Probabilmente nello stesso posto in cui finisce la maggior parte del materiale del sistema solare: sono stati polverizzati o incorporati in corpi rocciosi più grandi o forse una combinazione di entrambi.

Poiché EC 002 è un po’ più antico della Terra, è persino possibile che i suoi “fratelli” protoplanetari abbiano contribuito a costruire la Terra da un nodo di materiale più denso nella nube di polvere che orbitava il sole. EC 002 rappresenta una spettacolare opportunità per affinare la nostra comprensione su come il nostro sistema solare sia emerso dalla polvere.

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