È tornata in mare questo pomeriggio una tartaruga marina della specie Caretta caretta, riabilitata presso l’Ospedale veterinario universitario (Ovud) di Messina. L’esemplare chiamato “Giorgia” dal peso di oltre 6 Kg era stato recuperato il mese scorso a Spadafora e portato dalla Capitaneria di Porto presso il centro soccorso di Messina. Era rimasto ferito a causa della presenza di un amo nell’esofago e presentava difficoltà natatorie.
Grazie al pronto intervento e alle cure ricevute è riuscito a riconquistare il mare. Con l’assistenza di personale della Guardia Costiera, dei volontari di Marevivo e dell’AMP Capo Milazzo e del professore Santo Caracappa dell’OVUD di Messina, la tartaruga è stata liberata nelle acque di Capo Milazzo. L’Ovud di Messina ha un protocollo d’intesa con l’Area marina protetta di Milazzo e Marevivo.
“La sensibilizzazione e la tutela delle tartarughe marine è estremamente importante in un momento che vede questa specie pericolosamente esposta all’estinzione per le innumerevoli minacce che incombono sulla loro vita – ha detto il prof. Caracappa – e la parte di protagonisti in questa lotta per la loro salvaguardia devono svolgerla i pescatori che per la loro attività s’imbattono più frequentemente in animali in difficoltà. Devono essere loro ad attivarsi per primi per avviare le procedure di soccorso”. “L’evento della liberazione della tartaruga marina è di estrema importanza per l’Amp – ha aggiunto il
presidente Giovanni Mangano – in quanto il nostro impegno è finalizzato alla tutela delle acque ma anche della fauna e soprattutto le specie a rischio di estinzione. Momenti come questi sono divulgativi per la difesa del mare e al tempo stesso aprono a tutte le collaborazioni che possono far crescere questa Area Marina nel segno non solo della protezione ma anche della innovazione”.
All’iniziativa, che ha visto la presenza anche del biologo Carmelo Isgrò e dei volontari di Marevivo, anche il sindaco Pippo Midili. “Momenti come questi dimostrano l’importanza che assume l’habitat marino e il dovere di assumere tutte quelle iniziative finalizzate alla tutela del nostro patrimonio di flora e fauna. L’Area marina protetta rappresenta sicuramente uno strumento efficace sia di controllo ma anche di stimolo per invertire il modello di sviluppo dell’intero comprensorio di Milazzo verso una soluzione ecocompatibile ed eco?sostenibile. Una corretta gestione della Riserva oltre a tutelare l’habitat marino, rappresenterà occasione di sviluppo per la città, ma anche una conquista importante per il territorio che si
arricchisce di un sistema di tutela del mare che potrà produrre gradualmente un notevole indotto sulle politiche occupazionali legate al turismo di settore”.