AstroSam è pronta ad affrontare il suo 2° viaggio in orbita: nella primavera 2022 – succedendo all’astronauta ESA Matthias Maurer – tornerà sulla Stazione Spaziale dopo 7 anni e dovrebbe raggiungerla con un veicolo privato statunitense (SpaceX o Starliner), con il 4° volo commerciale. Si è tenuto oggi l’annuncio ufficiale della nuova missione, durante un evento online organizzato da ESA e ASI.
“È con grande piacere che annuncio oggi la seconda missione spaziale di Samantha,” ha dichiarato Josef Aschbacher, Direttore Generale ESA. “Samantha è un modello eccellente per chiunque si candidi alla selezione per astronauti ESA 2021/22 annunciata nei giorni scorsi. Sono entusiasta di vederla proseguire in orbita il lavoro essenziale degli scienziati europei poiché ispira tutti gli europei a esplorare oltre e a raggiungere nuovi obiettivi per il beneficio sulla Terra.”
Samantha Cristoforetti è entusiasta di partire per la sua seconda missione spaziale, della durata indicativa di 6 mesi, il cui nome e logo sono ancora in fase di definizione: “Sono molto felice e pronta a tornare sulla Stazione Spaziale, ricominciare l’addestramento, che è già in corso, sono già immersa nel mondo della ISS: molte cose sono rimaste le stesse ma molte altre sono cambiate, come ad esempio il veicolo, che non sarà una capsula Soyuz. Come ho già detto in precedenza, la Stazione è ‘la mia casa lontano da casa’, non vedo l’ora di affrontare questa sfida professionale in un nuovo ambiente. Sono un’astronauta e ovviamente volevo tornare nello Spazio appena possibile“.
L’addestramento di Samantha per la sua seconda missione è già iniziato con lezioni di aggiornamento sulla Stazione Spaziale Internazionale presso il Centro europeo per gli astronauti ESA di Colonia, Germania, e presso il Johnson Space Center della NASA a Houston, Texas. Nei prossimi mesi, il programma si intensificherà: Samantha rivedrà i sistemi e le procedure della Stazione spaziale e si addestrerà sugli esperimenti e sugli incarichi specifici che eseguirà nello Spazio.
“Sono grata delle numerose opportunità di crescita professionale che mi sono state offerte in questi anni, da quando sono tornata dalla mia prima missione. Per qualche anno ho guidato “Spaceship EAC”, un team di studenti e giovani ricercatori che lavorano alle tecnologie per l’esplorazione lunare, e per due anni ho dato il mio contributo al programma iHAB, offrendo il punto di vista di un’astronauta nella fase di sviluppo di questo modulo abitativo fornito da ESA per l’avamposto in orbita lunare Gateway. Ho avuto anche l’opportunità di lavorare per 10 giorni sott’acqua, in veste di comandante dell’equipaggio NEEMO23 della NASA, in condizioni simili a quelle di una missione spaziale”, ha spiegato Cristoforetti.
Molte cose sono cambiate negli ultimi anni, AstroSam è infatti diventata mamma di Kelsey Amal nel 2016: “Durante la prima missione non avevo una famiglia e figli, ma molti astronauti li hanno, non è un fatto insolito: siamo professionisti che si affidano molto alle proprie famiglie e ai partner. L’unico motivo per cui posso tornare sulla ISS, volare nello Spazio, è per il grande supporto che ho,” ha spiegato l’astronauta ESA. “Sono onorata di essere stata assegnata ad una seconda missione spaziale e non vedo l’ora di tornare a rappresentare l’Italia e l’Europa in orbita, contribuendo alle attività di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico in microgravità“.
L’astronauta italiana ha fatto il punto sugli esperimenti che verranno proseguiti e accennato ai nuovi che sono però ancora in fase di definizione: ulteriori dettagli verranno forniti nel corso dei prossimi mesi. “E’ stato pianificato un programma di ricerca scientifica molto importante, continuerò una serie di esperimenti che porterò avanti per l’Agenzia Spaziale Italiana. E poi ci sono una serie di highlight, una serie di esperimenti per ESA che saranno definiti nelle prossime settimane. Tra questi un primo dimostratore di tecnologia molto interessante, una stampante 3D per oggetti metallici anche in vista di missioni oltre l’ottica bassa, per missioni oltre la Luna e anche più lontano e l’esperimento sulla piattaforma esterna Bartolomeo,” ha affermato Cristoforetti.
L’evento odierno è stato anche l’occasione per la prima uscita pubblica del nuovo direttore generale dell’ESA Josef Aschbacher, entrato in carica il 1° marzo. Presente anche Giorgio Saccoccia e il direttore dell’ESA per l’Esplorazione Umana e Robotica David Parker.
La missione di Samantha Cristoforetti “ci aiuterà ad andare oltre, ad ispirare l’umanità e le future generazioni,” ha affermato David Parker.
L’Italia “è fortemente impegnata nell’esplorazione spaziale e continuerà a esserlo anche in futuro, nei passi successivi che porteranno verso la Luna e oltre. Congratulazioni a Samantha Cristoforetti per la sua nuova missione“: lo ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia. “L’ASI supporta pienamente le attività dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA)“. Gli esperimenti che eseguirà Cristoforetti sulla Stazione “sono orientati a supportare l’esplorazione a lungo termine, quella del futuro. Saranno focalizzati, ad esempio, sul comportamento del corpo umano. L’ASI ha lanciato una call rivolta alla comunità per raccogliere idee per gli esperimenti della prossima missione di Cristoforetti, esperimenti sia scientifici che di carattere educativo“. “Per noi è molto importante l’aspetto educativo, Cristoforetti è un’ambasciatrice per le generazioni del futuro, un esempio, e ben sappiamo quanto l’impegno nelle Stem sia quello di cui abbiamo bisogno per un mondo sostenibile“, ha concluso Saccoccia.
Chi è Samantha Cristoforetti
Nata a Milano il 26 aprile 1977, Samantha Cristoforetti ha conseguito la maturità scientifica a Trento nel 1996, dopo aver frequentato tre anni di liceo linguistico a Bolzano e un anno di scuola negli Stati Uniti.
Nel 2001 ha conseguito la laurea magistrale in ingegneria meccanica all’Università Tecnica di Monaco di Baviera, specializzandosi in propulsione aerospaziale e strutture leggere. Nell’ambito degli studi universitari ha trascorso quattro mesi alla “Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace” di Tolosa, lavorando ad un progetto sperimentale di aerodinamica, e ha scritto la sua tesi sui propellenti solidi per razzi durante dieci mesi di soggiorno di ricerca presso l’Università di Tecnologie Chimiche Mendeleev di Mosca.
Sempre nel 2001, Samantha è entrata in Accademia Aeronautica come allieva ufficiale, ricoprendo per 4 anni il ruolo di capocorso. Come parte del suo percorso di formazione in Accademia, ha conseguito nel 2005 una laurea in scienze aeronautiche presso l’Università Federico II di Napoli. Ha poi partecipato al programma di addestramento “Euro-NATO Joint Jet Pilot Training” alla Sheppard Air Force Base, negli Stati Uniti, ottenendo nel 2006 il brevetto di pilota militare. Al rientro in Italia è stata assegnata al 51° Stormo di Istrana sul velivolo AM-X.
Samantha è stata selezionata come astronauta ESA nel maggio 2009. A settembre dello stesso anno ha iniziato l’addestramento di base, che ha portato a termine a novembre 2010. È stata quindi designata astronauta di riserva per ESA e, in questo ruolo, ha ottenuto le prime qualifiche per le attività extra veicolari e robotiche, nonché la certificazione come ingegnera di bordo del veicolo spaziale russo Soyuz. A marzo 2012 è stata assegnata alla spedizione 42/43 sulla Stazione Spaziale Internazionale e, contestualmente, è stata designata ingegnere di bordo della Soyuz TMA-15M.
Il 23 novembre 2014 Samantha è partita per lo Spazio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhistan. È tornata sulla Terra l’11 giugno 2015, dopo aver trascorso 200 giorni in orbita. La missione, chiamata “Futura“, è stata la 2ª opportunità di volo di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana e l’8ª per un astronauta ESA.
Al termine delle attività post-missione, in attesa dell’assegnazione a un secondo volo spaziale, a Samantha sono stati assegnati compiti tecnico-manageriali presso il Centro Europeo degli Astronauti (EAC), inclusa la partecipazione a commissioni tecniche per la valutazione di progetti legati all’esplorazione spaziale. Per diversi anni ha guidato l’iniziativa “Spaceship EAC”, un team di studenti e giovani professionisti che sviluppano tecnologie per future missioni lunari. Attualmente è rappresentante degli equipaggi ESA nel progetto “Lunar Orbital Platform -Gateway”.
Samantha fa anche parte di un gruppo di lavoro congiunto tra EAC e il Centro Cinese degli Astronauti (ACC), che ha il compito di definire e implementare attività di collaborazione. Nel 2017, insieme all’astronauta ESA Matthias Maurer, ha partecipato a un corso di sopravvivenza in mare, organizzato da ACC nel Mar Giallo. È stata la prima occasione in cui astronauti cinesi e non cinesi si sono addestrati insieme in Cina.
A luglio 2015 Samantha è stata insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana.
La missione Futura
Samantha ha volato per la prima volta sulla Stazione spaziale internazionale nel 2014, in occasione della missione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ‘Futura’, tornando sulla Terra su una navicella russa Soyuz dopo 200 giorni di permanenza nello spazio.
Durante la missione Futura, ha contribuito a un ampio programma scientifico di esperimenti in scienze fisiche, biologia e fisiologia umana, come pure a ricerche sulle radiazioni e dimostrazioni tecnologiche
Samantha ha anche supervisionato il distacco del quinto e ultimo ATV (Automated Transfer Vehicle) dell’ESA, segnando la fine di un programma che ha aperto la strada ai Moduli di servizio europei attualmente prodotti per la navicella Orion della NASA, che viaggerà verso e intorno alla Luna.
Il coinvolgimento italiano nella missione
Il bando per i nuovi esperimenti dell’Agenzia Spaziale Italiana è ancora in corso. In attesa di potersi addestrare sui nuovi esperimenti, Samantha Cristoforetti seguirà esperimenti come LIDAL, NUTRISS, Acoustic Diagnostics, Mini-EUSO, già presenti a bordo della ISS, e sui quali Luca Parmitano ha già lavorato durante la missione ESA Beyond nel 2019.
L’Europa nell’orbita bassa terrestre
Durante il consiglio ministeriale Space19+ dell’ESA, gli Stati membri hanno approvato il continuo impegno dell’Agenzia verso la Stazione Spaziale Internazionale almeno fino al 2030 e la realizzazione di secondi voli per tutti gli astronauti della classe 2009 dell’ESA.
Il volo di Samantha segue i secondi voli dei suoi compagni Alexander Gerst nel 2018, di Luca Parmitano nel 2019 e di Thomas Pesquet nel 2021, e potrebbe vedere un passaggio di consegne diretto sulla Stazione con Matthias Maurer, la cui prima missione sulla Stazione spaziale è programmata per la fine di quest’anno.
L’ESA sta anche reclutando la prossima classe di astronauti. Per saperne di più sulla prossima selezione 2021/22, visita la pagina esa.int/YourWayToSpace