Il Ben Nevis, le cime di Glen Coe e le montagne circostanti, regalano alcune tra le più belle arrampicate su neve e ghiaccio di tutta Europa.
Nonostante il Ben Nevis in Scozia non raggiunga neppure i 1.500 metri di altitudine è una delle imprese più ardue in cui si cimentano gli scalatori poiché le condizioni meteo sono imprevedibili e fortemente mutevoli, tanto che tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XX secolo sorse qui l’osservatorio della Scottish Meteorological Society.
L’osservatorio raccolse una straordinaria mole di dati e fu alla base della creazione della “camera a nebbia” dello studioso Charles Wilson, uno strumento di rilevazione di particelle elementari all’interno del quale il vapore si raccoglie sino a formare minuscole goccioline, appunto la nebbia.
Il Ben Nevis: la cima più alta della Scozia
Il Ben Nevis si trova nei pressi della cittadina di Fort William e della valle Glen Nevis all’interno della regione del Lochaber delle Highlands e fa parte della catena dei monti Grampiani. Il monte forma un massiccio con il suo vicino a nord-est, il Carn Mòr Dearg, con il quale è collegato attraverso il passo del Carn Mòr Dearg Arête.
Il vasto pianoro sommitale del Ben Nevis si estende per circa 40 ettari ed è un magnifico punto di osservazione poiché quando le nuvole lasciano spazio alla vista sul panorama si giungono a vedere da un lato i vicini monti come il Torridon, i Cairgorms e la vallata chiamata Glen Coe e dall’altro le isole Ebridi.
L’Osservatorio Meteorologico e l’invenzione della camera a nebbia
Alcuni uomini intrepidi vivevano in cima al Ben Nevis fino al 1904, quasi sempre circondati dalle nuvole ed esposti a tempeste di neve e di fulmini con temperature che raggiungevano anche i -15° centigradi; questi valorosi studiosi registravano tutti i cambiamenti atmosferici tenendo conto delle precipitazioni e della velocità del vento, ma anche la temperatura e l’umidità, arrivando ad annotare quasi un milione e mezzo di dati.
I dati raccolti in quegli anni sono utilizzati tutt’oggi: secondo le osservazioni effettuate dall’osservatorio, infatti, la nebbia era presente sulla sommità per quasi l’80% del tempo tra novembre e gennaio, e il 55% del tempo nei mesi di maggio e giugno. Per quanto riguarda le temperature quella media in inverno è di circa -5 ° centigradi, e quella media annuale era di appena -0,5 ° centigradi.
Oggi per salire in cima al The Ben si utilizza ancora la mulattiera, chiamata Pony Track, realizzata nel XIX secolo proprio per gli asini che trasportavano i macchinari e le provviste all’Osservatorio che, tuttavia, cadde in disuso nel 1904 a causa degli elevati costi di gestione.
La scalata alla cima del Ben Nevis
Nonostante il monte sia relativamente basso, la salita fino alla vetta mette a dura prova gli alpinisti che si trovano a dover affrontare condizioni climatiche estreme e imprevedibili, con tempeste di neve improvvise e basse temperature che sfidano gli scalatori.
Per raggiungere la vetta, infatti, sono necessarie ottime condizioni fisiche e attrezzature adeguate alla natura del terreno, la salita può durare dalle 6 e 8 ore.
Oggi si tiene il Ben Nevis Race, che ha luogo il primo sabato di settembre ogni anno, e ospita un massimo di 500 corridori. La gara parte e finisce presso il campo di football del Claggan Park di Fort William, e si sviluppa per una lunghezza di 16 chilometri e 1.340 metri di dislivello.
A causa della pericolosità della montagna, l’ingresso è limitato a coloro che hanno completato tre gare effettuate in collina precedentemente, e i corridori devono portare impermeabile, cappello, guanti e un fischietto; inoltre, chi non raggiunge la vetta dopo due ore è obbligato a tornare indietro.
Il punto di partenza per molte delle salite lungo la parete settentrionale è il famoso sentiero Allt a’Mhuillin, che conduce al CIC Hut a 680 metri, un rifugio alpino privato di proprietà dello Scottish Mountaineering Club.
Per riscaldarsi dopo le imprese atletiche, infine, è consigliato il tour guidato con degustazione alla Ben Nevis Distillery di Fort William, dove si può fare la conoscenza di uno dei più notevoli whisky pregiati scozzesi.