Nel corso del ‘grande’ lockdown iniziato circa un anno fa, molti italiani hanno visto rinascere la passione per la cucina. Milioni di utenti postavano sui social foto o video di prelibatezze preparate con parsimonia e orgoglio. Un ritorno ai fornelli che però ha portato anche ad un aumento del peso. “La passione ritrovata per la cucina durante la quarantena è stata positiva, si è tornati a cucinare con passione e questo aspetto andrebbe conservato, mentre a chi ha preso chili in più va tolta l’abitudine di mangiucchiare mentre si è a casa in smart working“. Lo spiega Monica Germani, medico nutrizionista, che ha seguito con successo anche la cantante Noemi tra i protagonisti del Festival di Sanremo. “Molte persone durante il lockdown hanno avuto più tempo e hanno deciso di spenderlo in cucina allietando anche la famiglia – ricorda la nutrizionista all’Adnkronos Salute -. L’effetto è stato quello che spesso hanno mangiato di più anche come valvola di sfogo per un’atmosfera pesante e stressante dovuta all’emergenza e alla quarantena. Dunque si è mangiato di più – prosegue – ma soprattutto stando a casa si sono fatti tanti spuntini, che uniti in alcuni casi anche a un calo dell’attività fisica hanno portato a qualche chilo di troppo. Ora sarebbe meglio eliminare questa abitudine e conservare, invece, quella di cucinarsi in maniera sana: attenzione alla qualità del cibo, senza esagerare con la quantità”.
Chili di troppo, la nutrizionista di Noemi: “Stop agli spuntini e attenzione alla qualità del cibo, ecco cosa fare”
Lockdown e smart working hanno contribuito a far aumentare il numero di italiani con chili di troppo e in sovrappeso: la nutrizionista Germani spiega cosa fare
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