Sbarcherà sulla Luna, come promesso, ma intanto per ‘SpaceX‘ di Elon Musk è stato individuato un posto dove costruire una propria città, ed è molto più vicina di Marte: si trova in Texas, a tre chilometri dalla foce del Rio Grande, vicino al confine con il Messico. Il nome è stato già scelto: “Starbase“. A comunicarlo al mondo è stato proprio Musk con un messaggio di sole sei parole sul suo account Twitter, “Creating the city of Starbase, Texas“, rivolto ai suoi oltre 48 milioni di followers, per scatenare l’attenzione attorno al nuovo progetto del miliardario visionario di origine sudafricana. Sorgerà nella stessa zona dove si trova Boca Chica, piccolo borgo nel sud del Texas, sede della base spaziale di Musk, ‘SpaceX’, ma sarà molto più grande. Il fondatore di Tesla allargherà l’insediamento attuale fino a trasformarlo in una città vivibile del futuro, con una regolamentazione autonoma e proprie leggi, come una specie di ‘citta’ privata’, sull’onda di quelle hi-tech di cui si comincia a parlare in Arizona.
Per creare la nuova città, SpaceX vorrebbe convincere i residenti della zona a firmare una petizione per mettere ai voti la possibilità di potersi organizzare autonomamente, con leggi e regolamenti. In Arizona si parla da tempo di creare citta’ private in cui gli amministratori potrebbero essere direttamente i Ceo delle aziende hi-tech proprietarie. L’obiettivo di Musk è quello di dotare l’area di una serie di infrastrutture, come un sistema idrico pubblico, visto che fino a questo momento l’acqua viene portata con autobotti che partono dalla vicina Brownsville e viene immagazzinata in enormi cisterne. E il progetto è molto più concreto di quanto possa sembrare, tanto che è stato redatto un comunicato ufficiale dalla contea di Cameron, con cui gli amministratori hanno annunciato di essere stati contattati da SpaceX e di aver ricevuto la notifica a cambiare il nome del borgo. “Se Elon Musk vuole battere la strada fino in fondo – ha confermato il giudice della contea, Eddie Trevino – dovrà seguire tutte le procedure previste dalla legge. Non basta un tweet”.
Il tweet conferma che Musk è sempre più deciso a lasciare la California. Da un anno, dopo lo scoppio della pandemia, il fondatore di Tesla e’ andato allo scontro con il governatore democratico Gavin Newsom. Musk definì “fascista” la decisione di imporre il lockdown. “Ci restituiscano la nostra dannata libertà“, era stato il suo commento. Il Texas, dove da ieri sono state tolte tutte le limitazioni legate alla pandemia ed e’ stato annunciato il ritorno alla ‘normalità’, ha indirettamente fornito un altro assist a Musk perché tolga ogni indugio e sposti tutta la sua produzione nello Stato del sud.