Tanti boati, vetri che tremano: oggi l’Etna sta dando vita al suo 14° parossismo: ma “niente paura, non c’è nulla da preoccuparsi,” ha rassicurato il vulcanologo INGV Boris Behncke. Il vulcano, “ci ha risvegliato praticamente tutti, fa tantissimo rumore, e ovviamente spuntano di nuovo tre milioni di commenti come “paura”, “ci dobbiamo preoccupare” eccetera. Non c’è da avere da paura e niente da preoccuparsi. Sono solo boati. Segno che su in cima all’Etna stanno esplodendo bolle di lava, in un’atmosfera piuttosto umida e nuvolosa, che amplifica i suoni. Le onde di compressione causate dalle esplosioni fanno tremare vetri, porte, serrande, insomma, tutto ciò che può tremare. Ma finisce qui, i boati non sono segno di qualcosa di terribile che sta per avvenire. Ne abbiamo parlato ripetutamente nel corso di questi anni, perché di boati ogni tanto se ne sentono belli forti, e dovrebbe diventare parte della conoscenza comune che i boati non fanno male – a parte il sonno disturbato“.
Numerose le segnalazioni giunte dai paesi etnei e da Catania, dove oggi è una mattinata tipicamente invernale: la colonnina di mercurio segna appena +5°C.
E’ dunque in corso il 14° parossismo della serie iniziata il 16 febbraio 2021: l’INGV ha infatti comunicato nella notte che a partire dalle ore 01:55 si è registrato un incremento dell’attività stromboliana al CSE. Il livello del tremore era in rapido aumento raggiungendo valori alti. La sorgente del tremore era localizzata a sud-Est del Cratere SE ad un livello di circa 2800 metri s.l.m, ed anche il segnale infrasonico rivelava la presenza di attività vulcanica.
In seguito, l’ampiezza del tremore ha continuato ad aumentare e l’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava. A causa della copertura nuvolosa non è stato possibile osservare in continuità l’attività in corso.
Infine, nell’ultimo aggiornamento, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo ha comunicato che dalle telecamere di sorveglianza a partire dalle ore 03:25 si è osservato un trabocco lavico dal Cratere di Sud-Est in direzione Valle del Bove.