“Nella mattinata del 19 marzo 2021 è avvenuto il quindicesimo episodio eruttivo al Cratere di Sud-Est dell’Etna nell’arco di 31 giorni, dopo poco più di due giorni di relativa calma. Questo episodio si è annunciato con due forti esplosioni alle ore locali 06:15 e 06:29, i cui boati sono stati sentiti dalla popolazione in un vasto settore intorno al vulcano”, si legge in un articolo pubblicato sul blog INGVvulcani.
“L’evoluzione di questo parossismo ha seguito lo stesso andamento di quelli precedenti, con un graduale aumento dell’attività stromboliana, emissione di lava verso la Valle del Bove, e infine fontane di lava e generazione di una colonna eruttiva, che è stata spinta dal vento verso est-nordest. Le ricadute di cenere e lapilli questa volta hanno interessato un settore compreso fra i paesi di Vena e Presa e le piccole città di Piedimonte Etneo e Fiumefreddo di Sicilia; minori quantità di cenere sono cadute a Mascali ed Giardini Naxos.
La fase di attività più intensa è durata dalle ore 09:30 fino alle 11:20 circa, con innumerevoli esplosioni e una fase di circa mezz’ora di sostenute fontane di lava. La cessazione delle fontane di lava è stata seguita da una lunga fase di minori esplosioni ed emissioni di cenere.
Al momento della pubblicazione della notizia, l’attività eruttiva ai crateri sommitali dell’Etna continua, anche se non in forma parossistica, ed è costantemente monitorata dall’INGV-OE”, conclude l’articolo di INGVvulcani.