Dopo il lungo 16° parossismo (sequenza iniziata il 16 febbraio) conclusosi lo scorso 24 marzo, l’Etna oggi, intorno alle 7, ha svegliato i paesi etnei con un forte boato: numerose le segnalazioni in particolare da Aci Sant’Antonio, Nicolosi, Trecastagni, Belpasso, Paternò e Viagrande.
Sono una serie di fattori a fare sì che i boati vengano avvertiti in modo netto dalla popolazione, prima di tutto le “condizioni meteorologiche – ha spiegato a MeteoWeb Salvatore Giammanco, Primo Ricercatore presso l’INGV-Osservatorio Etneo, Sezione di Catania – il vento spira da una certa direzione e chi è sottovento li avverte maggiormente, e poi dipende anche dalla superficialità dell’esplosione, che ne favorisce la propagazione“.