Per la prima volta quest’anno, la nuvola di materiale eruttivo prodotta dall’Etna in eruzione stamattina per il decimo parossismo di questa fase si sta muovendo verso la Calabria spinta dai deboli venti di libeccio in azione sulla Sicilia orientale questa mattina. La nube di cenere si muove molto lentamente perché il vento è debolissimo, e sta già determinando una fitta ricaduta di pietre laviche, cenere e lapilli sul versante nord orientale del vulcano (Linguaglossa, Fiumefreddo) e verso Taormina e il messinese ionico. La “pioggia nera” arriverà a breve anche su Reggio Calabria, dove si è già oscurato il sole in una giornata di anticiclone con totale assenza di nubi meteorologiche. Anche l’Aeroporto dello Stretto, il Tito Minniti di Reggio Calabria, va verso la chiusura.
Intanto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che continua l’attività di fontana di lava che ha raggiunto l’altezza di circa 500 metri dall’orlo craterico, la colonna eruttiva ha raggiunto l’altezza di 12 km. L’attività effusiva rimane in valle del Bove con la colata ben alimentata. Il tremore vulcanico rimane molto elevato, con sorgenti sotto il CSE. Numero e ampiezza degli eventi infrasonici rimangono elevati e localizzati al CSE. I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica mostra contenute variazioni (0.1 – 1 microradianti) in concomitanza con l’attività in corso.
L’attività eruttive è cessata intorno alle 10.20 di stamattina.