L’Etna ha iniziato nella notte il 13° parossismo degli ultimi 25 giorni, che è violentissimo: sta determinando fortissimi boati che fanno tremare il suolo nella Sicilia orientale e Calabria meridionale, distintamente avvertiti a Reggio Calabria come se fosse un terremoto. Il maltempo sta compromettendo la visibilità dell’eruzione e la neve ha oscurato le webcam dell’INGV. Il vulcanologo Boris Behncke ha spiegato che proprio a causa del maltempo, stavolta “sarà difficile vedere il parossismo a causa della nuvole“. “Il vento soffia, come di consueto, verso est – sud-est, con un po’ di fluttuazioni nel corso delle prossime ore, e quindi se ci sarà ricaduta di materiale piroclastico, colpirà le solite zone, già riempite di cenere e lapilli più volte durante alcuni dei parossismi precedenti“.