In Grecia la Protezione civile ha dichiarato lo stato di emergenza a Tyrnavos e Potamia nella regione di Larissa e a Farkadona nella vicina Trikala a seguito dei forti terremoti che hanno colpito il centro del Paese nei giorni scorsi: lo stato di emergenza sarà in vigore per 6 mesi e darà diritto ad assistenza e finanziamenti per riparare i danni ad abitazioni, attività, alla rete stradale ed idrica.
L’area è stata colpita da un terremoto magnitudo 6.3 mercoledì mattina, seguito da un altro sisma magnitudo 5.9 giovedì sera.
Il sismologo Gerassimos Papadopoulos dell’Istituto di geodinamica dell’Osservatorio nazionale di Atene ha affermato all’emittente televisiva “Skai” che sebbene sia un fenomeno raro, entrambi i terremoti provenivano da sezioni diverse della stessa faglia.
Secondo Efthymios Lekkas, professore di geodinamica all’Università Kapodistrias di Atene, l’intensa attività sismica nell’area di Tyrnavos ed Elassona ha letteralmente spostato la terra: in alcuni punti si è verificato un cedimento che raggiunge i 30-40 cm. Durante un terremoto si verifica “una rottura delle rocce, una parte scende, un’altra sale e in questo contesto abbiamo sia il movimento di discesa che quello di salita,” ha spiegato l’esperto.
Come ha affermato Athanasios Ghanas, Direttore della ricerca dell’Istituto di geodinamica, al quotidiano “NEA”, “il valore massimo di subsidenza, che raggiunge i 40 cm, si osserva nella zona montuosa a ovest del villaggio di Damasi ea nord del villaggio di Zarko“.
Qui il video con le dichiarazioni di Efthymios Lekkas: