Il sindaco di Camogli Francesco Olivari e l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone hanno fatto il punto sulle operazioni di recupero dei feretri scivolati in mare 8 giorni fa dal cimitero di Camogli insieme a parte della falesia su cui il camposanto e’ costruito (vedi foto della gallery scorrevole in alto). Oggi i Comsubin hanno recuperato 5 feretri e 4 ossari portando a 26 il recupero finora delle salme, piu’ le 2 ripescate al largo di Genova e ancora da valutare rispetto alla reale attribuzione. Sono in tutto 320 le salme finite in mare dopo la frana.
“Entro venerdi’ la parte a monte sara’ messa in sicurezza e si procedera’ con il recupero massivo lavorando sul cono della frana. Con la demolizione delle due cappelle, dei loculi sul ciglio e con la posa delle reti sulla parete, la parte a monte sara’ messa in sicurezza – spiegano Olivari e Giampedrone – e si partira’ con la fase 2, cioe’ con un pontone e un braccio meccanico che lavorera’ direttamente sul fronte di frana. Le operazioni comunque saranno svolte in parallelo insieme ai Vigili del Fuoco e ai Comsubin i quali hanno perlustrato i due terzi dell’area a loro assegnata e questo punto interverranno in segnalazioni mirate”. Domani nuova riunione di coordinamento per le operazioni di venerdi’ che segneranno il passo dei recuperi.
Il maltempo in arrivo dalla prossima settimana potrebbe stravolgere le modalita’ d’intervento. “Noi opereremo con il massimo rispetto ed estrema delicatezza finche’ il meteo ce lo permettera’, in caso di condizioni avverse dovremmo fare altre valutazioni”, hanno concluso Olivari e Giampedrone.