Commemorazioni oggi in Giappone per il decimo anniversario della catastrofe di Fukushima: alle 14:46 locali (le 06:46 in Italia) è stato osservato un minuto di silenzio in tutto il Paese per ricordare le vittime del triplice incidente. Il premier Yoshihide Suga ha espresso un messaggio di speranza durante il memoriale organizzato al Teatro Nazionale di Tokyo, in presenza dell’Imperatore Naruhito e la consorte Masako, mentre le sirene suonavano lungo i litorali della regione del Tokoku, sul versante nord orientale del Giappone, teatro del disastro.
Il terremoto che ha colpito il Paese 10 anni fa è stato uno dei più forti mai registrati e ha innescato un enorme tsunami che ha spazzato l’interno, distruggendo città e provocando il collasso di una centrale nucleare, quella di Fukushima Daiichi.
Nessuno è morto per conseguenze dirette delle radiazioni, ma Fukushima è rimasta indietro negli sforzi di recupero, con il 2,4% del territorio ancora zona vietata attorno all’impianto di Fukushima Daiichi. Lo smantellamento dei reattori è una sfida senza precedenti, con dubbi sul fatto che possa essere compiuto del tutto.
In base ai dati ufficiali della Agenzia di Polizia, 15.900 persone sono morte durante il disastro, prevalentemente durante lo tsunami, mentre 2.525 risultano ancora disperse. Attualmente solo 9 dei 33 reattori nucleari a scopo commerciale presenti in Giappone hanno ricevuto l’approvazione per il loro riavvio, ma appena 4 sono funzionanti, rispetto ai 54 reattori prima dell’11 marzo 2011.