Sono passati 7 anni dall’eruzione dell’Holuhraun nel 2014 prima che un altro vulcano eruttasse in Islanda. Nella serata del 19 marzo scorso, il Fagradalsfjall, un vulcano a scudo della Penisola di Reykjanes, nell’Islanda sudoccidentale, si è risvegliato, emettendo lava da fessure nel suolo, che hanno dato origine a fontane e fiumi di lava spettacolari.
Molti si sono recati sul sito dell’eruzione con droni e telecamere, sperando di catturare immagini perfette del fenomeno in atto. Crateri che sputano lava, fiumi incandescenti e nubi di fumo si prendono la scena nelle spettacolari foto della gallery scorrevole in alto, a cura del fotografo Iurie Belurgurschi. Il vulcano Fagradalsfjall è un vulcano effusivo, piuttosto che eruttivo. Questo significa che la lava sta emergendo da crateri e creste in un gentile flusso, piuttosto che con un’esplosione di magma, rocce e cenere.
L’eruzione era iniziata da una fessura lunga circa 700 metri. Tuttavia, ha iniziato a formarsi un singolo cratere principale, che continua a crescere di dimensioni. Se i flussi di lava dovessero continuare a lungo, ci potrebbe essere presto un’altra distinta vetta dalla forma a cono nel panorama della Penisola di Reykjanes.
Dalle foto, è possibile vedere che non ci sono edifici, strade o altre infrastrutture nella valle di Geldingadalur, sede dell’eruzione che si sta riempendo a causa della lava espulsa da oltre una settimana. Proprio perché l’area è disabitata, l’eruzione ha sollevato poche preoccupazioni in termini di danni e di sicurezza delle persone. Al momento, c’è solo un pericolo significativo dell’eruzione del vulcano Fagradalsfjall: i gas nocivi che sta emettendo. Questi gas solforici possono essere pericolosi se inalati, soprattutto per quanti soffrono già di problemi respiratori. Anche gli abitanti delle città a molti chilometri di distanza dal sito dell’eruzione potrebbero dover prendere precauzioni se il vento soffia nella loro direzione.