Una nuova scoperta potrebbe costringere gli astronomi a rivedere le teorie sulla formazione dei pianeti. Per la prima volta sono state scoperte complesse molecole a base di carbonio in una nube interstellare, una zona dello spazio nota per le temperature molto basse.
In due articoli pubblicati dai ricercatori del progetto di radioastronomia Gotham (Green bank telescope Observations of Tmc-1: Hunting Aromatic Molecules) sulle riviste Science e sul Journal of Physical Chemistry A, viene spiegato che in una fredda e densa nube di gas interstellare, la cosiddetta Nube molecolare del Toro, a circa 450 anni luce dalla Terra, sono state osservate per la prima volta una dozzina di molecole organiche di idrocarburi policiclici aromatici. Secondo gli attuali modelli, questi idrocarburi rappresentano dal 10% fino al 25% di tutto il carbonio nell’universo.
“Abbiamo sempre pensato che queste complesse molecole si formassero principalmente nelle atmosfere delle stelle morenti, alle alte temperature“, afferma Brett McGuire, chimico del Massachusetts Institute of Technology (Mit) e tra i responsabili del progetto Gotham. “Invece, le abbiamo trovate in nuvole scure e fredde di gas, dove le stelle non hanno ancora iniziato a formarsi. Ora per la prima volta – conclude McGuire – abbiamo una finestra diretta sulla loro chimica, che ci permettera’ di studiare in dettaglio come questo enorme serbatoio di carbonio reagisce ed evolve, nel corso del processo di formazione di stelle e pianeti”.