Una tragedia ha sconvolto la Calabria stamattina: una ragazza di appena 25 anni, Samuela Gurnale, è morta a Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria). Da due anni lottava con l’anoressia. Lei stessa aveva raccontato la sua malattia su facebook appena due settimane fa, con un post del 15 marzo, in cui però scriveva di aver superato il suo dramma:
Pensavo che non ne avrei mai parlato. Che sarebbe rimasto per sempre il mio segreto. Che non avrei permesso a nessuno di far vedere le mie debolezze. Oggi sono pronta per raccontare la mia storia
Il mio problema è iniziato un paio di anni fa, all’inizio è iniziata con una dieta poi è diventata una vera ossessione; volevo essere sempre più magra, trasparente fino a non farmi vedere più. Volevo assomigliare a quel canone di bellezza della società di oggi, dove il “magro è bello”, perciò ho cominciato a misurare le calorie, a pesarmi tutti i giorni e a ridurre le porzioni di cibo. Anche se avevo raggiunto il mio peso ideale continuavo a non mangiare per paura di ingrassare. Mi piaceva vedere il mio corpo che si assottigliava e mi piaceva vedermi le ossa in fuori. Tutto ciò che contava per me era vedere quella bilancia scendere: mi piaceva da morire vedere quel numero calare. E poi ho cominciato a non mangiare più di fronte agli altri. La paura del cibo era diventata un ossessione.
L’anoressia è una bestia, non riesci a fuggire perché ti insegue ovunque, è difficile guarire definitivamente perché lei è dentro alla tua mente e non vuole uscire. Non è stato facile guarire, ringrazio chi ha sempre creduto in me ed avermi aiutata a sconfiggere questo problema; solo l’amore delle persone e soprattutto imparando amare quel riflesso nello specchio può aiutarti andare avanti e condurre una vita normale.
15 Marzo
Stamattina, improvvisamente, il decesso nella disperazione dei familiari.