Nelle prime ore di domenica 7 marzo, l’Etna ha prodotto un altro spettacolare evento parossistico al Cratere di Sud-Est, il decimo della sequenza iniziata lo scorso 16 febbraio. Nelle primissime ore della mattina del 7 marzo, ricostruisce l’INGV, “una nuova colata lavica ha iniziato ad essere emessa dal Cratere etneo. L’INGV ha comunicato questo fenomeno già a partire dalle 2 di notte, insieme all’inizio dell’aumento del tremore vulcanico e dell’attività stromboliana del Cratere di Sud-Est che, questa notte, si è sommata a quella, mai interrotta, degli altri crateri sommitali.
Il crescendo di intensità dei fenomeni è proseguito per ore e alle 04:30 l’intensa attività stromboliana ha prodotto una nube di cenere che ha raggiunto i 5000 metri di altezza ed è stata spinta dai venti verso Est. Nel frattempo, la colata, lentamente, ha raggiunto quota 2900 metri.
Anche il tremore vulcanico è aumentato progressivamente durante la notte. Nelle prime ore del mattino, infatti, alle ore 6 circa era su valori alti mentre la colata, scendendo, raggiungeva quota 2700 metri. Vi è da sottolineare, però, che fino a quel momento, l’attività esplosiva pur intensa, non aveva ancora manifestato fontane di lava“.
Intorno alle 7 del mattino, “l’intensità del parossismo ha prodotto una vera e propria fontana di lava e alle 07:20 la colonna eruttiva ha raggiunto i 10.000 metri di quota producendo una copiosa ricaduta di cenere e lapilli sui paesi etnei di Milo, Fornazzo, Trepunti, Giarre, Macchia di Giarre, Mascali, Riposto e Torre Archirafi“.
Come per gli eventi passati sono in corso di realizzazione da parte di personale INGV OE rilievi di terreno per il campionamento dei prodotti di ricaduta e successive analisi di laboratorio.
L’INGV diffonde tempestivamente tutte le informazioni sui parossismi dell’Etna sui canali social dell’INGV. In particolare, i canali INGVVulcani di Facebook, Twitter e Instagram sono continuamente aggiornati anche con i Comunicati emessi costantemente dall’Osservatorio Etneo dell’INGV e con foto e immagini significative dei fenomeni.