La strada del Passo dello Stelvio è la strada valico più alta d’Italia con i suoi 2.758 metri, ma si caratterizza anche grazie ai suoi 48 tornanti sul versante altoatesino pregiandosi così del temerario primato di essere una delle strade più imponenti e tortuose al mondo.
Lo straordinario panorama del Parco Nazionale dello Stelvio e le curve vorticose sono una delle destinazioni più ambite di automobilisti, motociclisti e soprattutto ciclisti, tanto che il Passo dello Stelvio è la regina delle tappe del Giro d’Italia e meta di oltre 12.000 ciclisti che giungono qui per l’annuale Giornata della Bicicletta.
Il Passo dello Stelvio
Fu l’imperatore Francesco I d’Austria agli inizi dell’Ottocento a volere una nuova strada che collegasse la Val Venosta con Milano che a quel tempo era territorio austriaco. L’opera venne affidata a Carlo Donegani, esperto d’ingegneria d’alta montagna che portò a termine la strada in soli tre anni.
La storia del valico fu funestata dai brutali scontri che avvennero durante la Grande Guerra tra gli italiani e gli austriaci poiché si trovava proprio sul confine.
Gli appassionati di ciclismo considerano il Passo dello Stelvio una meta imperdibile perché risulta impegnativo da entrambi i versanti; ogni anno, inoltre, sulle strade del passo vengono organizzate due gare ciclistiche per amatori durante la stagione estiva: una a inizio luglio sul versante valtellinese con partenza da Bormio e una a metà luglio sul versante altoatesino con partenza da Prato dello Stelvio.
Per questa giornata le strade che da Bormio e da Prato dello Stelvio salgono al passo sono interdette al traffico motorizzato e non ciclistico perché ospitano una media di 12.000 ciclisti che partecipano alla giornata che è diventata un vero must per gli appassionati delle due ruote.
I grandi campioni dello sci italiano e straniero scelgono proprio lo Stelvio per allenarsi e preparare la stagione agonistica poiché il ghiacciaio dello Stelvio, offre la più estesa area sciistica estiva delle Alpi, con oltre 20 chilometri di piste anche tra maggio e novembre.
La pregevole natura del Parco Nazionale dello Stelvio
È caratterizzato da vaste superfici glaciali e da un susseguirsi incessante di vette come quelle del gruppo Ortles-Cevedale che ne costituisce il cuore geografico e che si colloca su confine tra il Trenti Alto-Adige e la Lombardia.
Il basamento roccioso è costituito principalmente da rocce metamorfiche come gneiss, filladi e micascisti, e in misura minore da graniti, tuttavia non mancano anche le rocce sedimentarie calcare come la dolomia.
Come esplorare il Parco Nazionale dello Stelvio
Qui sono presenti 1500 chilometri di sentieri che consentono di avventurarsi alla scoperta della natura e dei paesaggi umani dello Stelvio.
Da non perdere è un’escursione alla gola del rio Plima, questa è un’impressionante gola stretta incisa dal rio Plima nel corso dei millenni ai piedi del Monte Cevedale.
In inverno lo scialpinismo d’alta quota e le escursioni nel candido passaggio invernale con le ciaspole sono tra le attività più praticate da sportivi e appassionati, grazie alla 14 vette di 3.000 metri e alle 6 cime che superano i 3.500 metri di altitudine.
Le ciaspolate nei boschi hanno come ottimo punto di partenza la Val di Martello e la Val d’Ultimo ma anche il villaggio montano di Trafoi che offrono viste panoramiche sui gruppi dell’Ortles e del Sesvenna.