Ha percorso 520 chilometri in 18 giorni. Partita da Punta Campanella ora si trova al largo delle coste siciliane, tra Messina e Milazzo. È il viaggio della tartaruga marina Eleonora, rilasciata in mare a Massa Lubrense, in penisola sorrentina, il 19 febbraio scorso. Sul carapace della Caretta Caretta è stato installato un ricevitore satellitare che permetterà di seguirla a distanza. L’impianto è stato applicato al momento del suo rilascio in mare dallo staff del Turtle Point di Portici, in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’ Università di Pisa e con lo staff dell’ Amp Punta Campanella. La telemetria satellitare fornisce un’ampia gamma di informazioni sui movimenti delle tartarughe per studiare il comportamento spaziale di questi animali e raccogliere informazioni dirette sulle zone frequentate dalle Caretta Caretta. In modo da poter pianificare efficaci misure di conservazione in aree dove le attività di pesca e il traffico marittimo costituiscono le principali minacce per la specie.
La tartaruga Eleonora, una giovane femmina di 60 cm di carapace e 30kg di peso, era stata già recuperata nel 2018 al largo di Livorno, nella zona delle secche della Meloria. Rimessa in mare nell’estate del 2019 con il trasmettitore satellitare, era stata individuata l’ultima volta ad agosto dello stesso anno. In un mese aveva percorso circa 450 chilometri verso sud, sino al golfo di Gaeta. Poi, se ne erano perse le tracce. Fino a quando, a gennaio di quest’anno, è finita in una rete da pesca al largo di Salerno. Salvata dai pescatori, dallo staff dell’Amp Punta Campanella e dalla Capitaneria di Porto, è stata trasferita e curata nel Centro Ricerche Tartarughe marine di Portici. Fino alla liberazione avvenuta tre settimane fa. Ora il suo viaggio continua verso sud, si spera senza altri spiacevoli incidenti.