Stasera naso all’insù per la Luna piena di marzo, secondo alcuni anche una Superluna: il plenilunio dura solo un istante, ed avverrà alle 20:48 ora italiana, quando la Luna apparirà di fronte al Sole nella longitudine terrestre, ha spiegato nei giorni scorsi la NASA in un approfondimento dedicato all’appuntamento celeste. Niente paura però, anche se l’esatto momento sarà fugace, si potrà ancora vedere una grande Luna rotonda anche domani sera (lo spettacolo era già mozzafiato dalla serata di ieri e fino all’alba di questa mattina).
La Luna del Verme
Secondo il calendario ecclesiastico cristiano occidentale, la Luna piena di stasera è conosciuta come “Luna di Pasqua“, che è la chiave per determinare la data della festività: la Pasqua viene celebrata la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Tuttavia, a causa delle differenze nei calendari della chiesa orientale e occidentale, quest’anno la Pasqua cadrà in due date: il 4 aprile per il cristianesimo occidentale, che considera la Luna di marzo come la prima Luna piena di primavera, e il 2 maggio per la chiesa ortodossa orientale, che vede la Luna piena successiva come la Luna di Pasqua, ha riferito la NASA.
La Luna piena di questo fine settimana ha molti nomi, ma è spesso chiamata “Luna del Verme“o “del Lombrico“, secondo quanto riportato dal Maine Farmer’s Almanac degli anni ’30: secondo questa tradizione, le tribù indigene del Sud America l’avrebbero chiamata così perché i lombrichi spuntano dalla terra in questo periodo dell’anno. Nella regione, questi invertebrati sono stati spazzati via dai ghiacciai alla fine dell’ultima era glaciale circa 12mila anni fa, ma sono stati reintrodotti con l’arrivo dei coloni del Vecchio Mondo che hanno portato specie invasive dall’Europa e dall’Asia, ha proseguito la NASA. Quando il manto nevoso si scioglie in primavera, questi lombrichi ricompaiono.
La Luna di marzo viene anche chiamata “del Corvo” ,”della Crosta”, “della Linfa”, e “di Zucchero”: secondo il Maine Farmer’s Almanac, le tribù nord-occidentali degli Stati Uniti la chiamavano Luna del Corvo, a causa del gracchiare di questi uccelli, cosa che segnalava la fine dell’inverno, mentre gruppi la chiamavano della “Crosta” per la crosta di neve che gela di notte, mentre il riferimento a linfa e zucchero deriva dal fatto che l’inizio della primavera è il periodo dell’anno in cui si raccoglie la linfa degli aceri.
La Superluna di marzo
Secondo alcuni, la Luna piena di marzo 2021 è anche una Superluna: tutto dipende dall’interpretazione del termine, che, va precisato, di astronomico ha poco o nulla. La parola è stata infatti coniata nel 1979 dall’astrologo Richard Nolle, secondo cui si riferisce a una Luna nuova o piena che si verifica entro il 90% del perigeo, quando la Luna è più vicina alla Terra (apparendo così il 14% più grande ed il 30% più luminosa della norma). Diverse fonti ed esperti, come TimeandDate.com e l’astronomo Fred Espenak, fanno riferimento a diverse soglie per determinare quando la Luna è abbastanza vicina da essere qualificata come Superluna. Quest’anno, alcuni dicono che il 2021 avrà 4 Superlune complete (da marzo a giugno), mentre per altri ci saranno 3 Superlune (da aprile a giugno), e altri ancora sostengono che ci saranno solo 2 Superlune complete (ad aprile e maggio).
Allora, quale Luna sarà la “più Super” dell’anno? “Le Lune piene di aprile e maggio sono quasi alla pari, come Lune piene più vicine dell’anno,” ha spiegato la NASA. “La Luna piena del 26 maggio 2021 sarà leggermente più vicina alla Terra rispetto alla Luna piena del 26 aprile 2021, ma solo di uno scarso 0,04%“.
Gli skywatcher saranno anche in grado di vedere altri eventi celesti, meteo permettendo: stasera Marte sarà l’unico pianeta visibile dopo il calar della notte, e si potrà ammirare sull’orizzonte occidentale.