Dopo la sequenza di esplosioni rilevata sullo Stromboli nella notte, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo ha comunicato che le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 09:39 il rientro dei parametri alla normale attività.
Esplosioni sullo Stromboli: il report del Laboratorio di Geofisica Sperimentale del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze
Alle ore 01:32:40 UTC, la rete di monitoraggio geofisica del Laboratorio di Geofisica Sperimentale del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze ha registrato “un evento esplosivo molto forte (Figura 1 nella gallery), compatibile con le esplosioni maggiori (Figura 2 nella gallery). Si è trattato di 2 esplosioni in rapida sequenza, entrambe localizzate al settore craterico C/SW, la prima alle 01:32:40 UTC (02:32:40 Locali) con una pressione di 200 Pa (Figura 4 nella gallery), la seconda alle 01:33:20 UTC (02:33:20 Locali) (Figura 5 nella gallery) caratterizzata da valori di spostamento di 2.3 10-5 m.
Dalle immagini delle telecamere termiche si osserva una significativa emissione di materiale oltre la terrazza craterica (Figura 4 e 5 nella gallery).
Le due esplosioni hanno generato una deformazione del suolo complessiva di 0.9 ?rad al Tilt OHO.
Il sistema automatico di Early Warning ha rilevato il superamento di una delle due soglie di allerta ed è passato in arancione (Figura 3 nella gallery). In particolare questa esplosione (maggiore e non parossistica) ha superato il criterio di ampiezza (0.3 microrad) previsto dal sistema di Early – Warning Parossistico ma non quello sulla durata della inflazione del suolo che precede le esplosioni parossistiche, per cui non è stata superata la seconda soglia di 0.85 prevista dal sistema automatico per far scattare il sistema di allerta“.
A seguito dell’evento esplosivo, ha precisato il Laboratorio di Geofisica Sperimentale del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze, “non si registra una variazione significativa dell’attività esplosiva che continua ad essere caratterizzata da debole esplosioni stromboliane, con emissione di scorie e cenere, localizzate prevalentemente al settore craterico C con il degassamento (puffing) localizzato al settore craterico SW. In sintesi, nelle ultime 24 ore il vulcano Stromboli ha evidenziato mostra valori di degassamento MEDI (il puffing mostra valori di 70 mbar) associato ad attività esplosiva MEDIA (le esplosioni mostrano valori di pressione massimi di 0.2 bar). Il tremore vulcanico è rimasto oscilla su valori MEDI. Il numero degli eventi VLP è MEDIO (11.3 eventi/ora).
Il flusso di SO2, misurato al settore craterico di NE, è BASSO (46 t/giorno). Il flusso di CO2, è BASSO (345 t/giorno basate su un valore del rapporto C/S pari a 8.22 e misurato in data 01/03/2021).
L’indice di attività vulcanica è MEDIA“.