L’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei.
“Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso“, annuncia l’Afa che, “in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione“. AIFA renderà nota tempestivamente, prosegue la nota, ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose.
Astrazeneca, riunione di coordinamento fra procure che indagano
Si è svolta oggi una riunione di coordinamento fra alcune procure italiane impegnate nelle indagini avviate dopo decessi o eventi avversi su alcune persone, avvenuti dopo la somministrazione di vaccini Astrazeneca. Alla riunione, fra gli altri, hanno preso parte i magistrati di Catania, Gela e Biella. Le procure interessate hanno concordato sulla necessità di fare accertamenti congiunti per verificare l’esistenza di eventuali patologie pregresse che abbiano potuto determinare l’emorragia cerebrale che, in alcuni casi, ha provocato il decesso. A Gela si indaga sulla emorragia cerebrale che ha colpito, 11 giorni dopo il vaccino con il lotto Astrazeneca Abv3374, una docente di 37 anni attualmente in rianimazione all’ospedale di Caltanissetta. Il fascicolo aperto è contro ignoti. I magistrati gelesi hanno sequestrato le cartelle cliniche e stanno svolgendo accertamenti preliminari finalizzati a verificare lo stato di salute pregresso della donna per valutare possibili connessioni con la vaccinazione.
Magrini (Aifa): stop AstraZeneca per precauzione ma il vaccino è sicuro
“C’è stata una sospensione perché diversi paesi europei, tra cui Germania e Francia, hanno preferito sospendere in presenza di alcuni recentissimi e pochissimi casi di eventi avversi in donne e giovani, e ciò ha suggerito uno stop di verifiche prima di ripartire. A giorni attendiamo EMA e poi vedremo meglio i numeri che saranno analizzati nei prossimi giorni. Chi ha già fatto il vaccino può e deve restare sicuro“. Così Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, spiega a Radio Capital. “I dati, come era capitato di dire in questi giorni, erano molto rassicuranti e complessivamente molto positivi, sono stati vaccinati oltre sedici milioni di europei. Questi dati di questi giorni hanno portato all’accelerazione in attesa della verifica, è una misura precauzionale“, aggiunge.
“Io mi sento di dire il vaccino è sicuro, anche avendo rivisto tutti i dati. Non è stato approvato troppo presto: è stato approvato con dati meno convincenti, da cui le limitazioni anche dell’età in origine. Aveva dati meno ampi per gli anziani. Era ed è un vaccino su cui si ripongono grandi aspettative anche per i grandi quantitativi, che purtroppo non sono giunti. Questi ultimi effetti su persone giovani hanno destato un sospetto che si è voluto cogliere immediatamente. Da qui questa azione altamente precauzionale”, conclude Magrini.