Nel 2006 usciva nelle sale “8 amici da salvare” diretto da Frank Marshall e interpretato dal compianto Paul Walker. La storia narrata dalla Walt Disney Pictures è tratta da un fatto realmente accaduto, la storia di una muta di cani da slitta abbandonata al proprio destino a causa di una serie di eventi imprevisti.
I coraggiosi cani sopravviveranno grazie all’intelligenza della propria leader Maya e alla collaborazione del branco nel clima estremo dell’Antartide che è il continente più a sud del mondo, caratterizzato da uno spessore di ghiacci che arriva in alcuni punti a quasi 5 chilometri e dove sono state registrate temperature che hanno toccato i -98° centigradi.
La trama del film “8 amici da salvare”
La storia del fim è ispirata a fatti realmente accaduti nel 1958, in questa trasposizione cinematografica, tuttavia, gli eventi vengono spostati al 1993, l’ultimo anno in cui i cani da slitta furono usati in Antartide.
La narrazione inizia proprio in Antartide quando il Dottor Davis si reca nel continente ghiacciato alla ricerca di un meteorite presso il Monte Melbourne, un luogo che in quel periodo dell’anno risulta inaccessibile ai veicoli a motore a causa della condizione del ghiaccio ed è percorribile quindi solo grazie ai cani da slitta.
Lo scienziato viene infatti aiutato da Jerry Shepherd, una guida che lavora nella base americana, dove risiede insieme ai suoi colleghi e a 8 cani da slitta, sotto il controllo e i finanziamenti della Fondazione di scienze naturali.
La spedizione viene sorpresa da una che costringe gli scienziati ad abbandonare la stazione scientifica e gli 8 husky con i quali viaggiavano per mancanza di spazio nel mezzo che li mette in salvo. L’intenzione è quella di tornare a riprenderli in un secondo momento con la successiva spedizione.
Quest’ultima però sarà in grado di fare ritorno alla base solo molto più tardi del previsto e ai cani non rimarrà che ricorrere alle proprie forze e allo spirito di squadra per riuscire a sopravvivere in uno dei luoghi più inospitali del pianeta.
La preoccupazione principale di Jerry è quella di aver legato gli otto cani così che non potessero fuggire. I cani però riescono a liberarsi e fuggire, tra le tormente di neve e nel clima estremo dell’Antartide il problema principale che gli husky devono affrontare è quello della ricerca del cibo.
Durante i 200 giorni in cui vengono lasciati al gelo due cani perdono la vita, il più anziano Old Jack che non è mai riuscito a liberarsi e viene sepolto dalla neve e uno dei più giovani che scivola da una montagna. I sei rimasti in vita vengono duramente messi alla prova dai pericoli dell’Antartide e dalla fame. Riescono a cacciare alcuni uccellini solo dopo due settimane di stenti e dopo aver compreso che nessun umano tornerà si mettono in cammino su quella terra desolata finché giungono alla base russa, dove finalmente riescono a nutrirsi.
Jerry non trova nessuno disposto ad accompagnarlo prima della primavera a causa delle condizioni di volo troppo rischiose e dell’importanza secondaria della spedizione di salvataggio che ha per oggetto solamente dei cani.
Jerry però non demorde e non appena possibile riesce finalmente a tornare in Antartide con la sua squadra alla ricerca degli 8 amici da salvare; ma solo quando ha oramai perso le speranze di ritrovarli e salvarli, all’orizzonte appaiono 5 degli 8 cani che aveva abbandonato. I cani corrono incontro alla squadra e Max il più giovane della muta, conduce Jerry da Maya, la leader del gruppo, che è purtroppo in fin di vita dopo essere stata ferita da una possente foca leopardo.
Con un ultimo sforzo Maya si rianima e torna a casa con Jerry e gli altri coraggiosi husky.
Nonostante la Disney non abbia risparmiato una nota tragica nella narrazione, nella realtà storica del 1958 i fatti accaduti furono tristemente più infausti, poiché quando la squadra fece ritorno alla base l’anno successivo solo due cani erano ancora vivi dei 15 lasciati al loro destino.
L’Antartide e il Polo Sud
L’Antartide è il continente situato nell’emisfero australe del nostro pianeta, nel quale è situato e che circonda il Polo Sud, comprende sia le terre che i mari che si collocano entro il Circolo Polare Antartico ed è il quarto continente più vasto della terra dopo Asia, Africa e America.
La superfice dell’Antartide è di 14 milioni di chilometri quadrati e per convenzione il suo confine geografico è delimitato dalla convergenza antartica, il punto in cui si inabissano le acque di superficie subtropicali.
Il 98% del territorio è coperto dai ghiacci della calotta polare antartica che ha uno spessore di 1600 metri, tuttavia, presso la Terra di Adelia vi è una profonda depressione colmata da uno spessore di quasi 5 chilometri di ghiaccio
Il continente è percorso dalla Catena Transantartica che si estende per 3.500 chilometri da Capo Adare, che si affaccia sul Mare di Ross, alla Terra di Coats che si trova sul Mare di Weddell.
Il punto più elevato si trova in corrispondenza del Massiccio Vinson, facente parte dei Monti Ellsworth, che arriva a 4.897 metri sul livello del mare; mentre la depressione maggiore è la Fossa subglaciale di Bentley che si trova a ben 2.538 sotto il livello del mare. Il continente è anche caratterizzato dalla presenza di alcuni vulcani, dei quali il più alto è il Monte Sidley.
Il continente antartico è caratterizzato anche da piattaforme di ghiaccio, dalla banchisa antartica ed è bagnato dall’oceano antartico. In Antartide, infatti, si trovano le due più grandi piattaforme di ghiaccio del pianeta, quella di Ross e quella di Filchner-Ronne; il , invece, è la più ampia zona ghiacciata che circonda il continente. Su questa banchisa si sviluppa uno dei più interessanti tra gli ecosistemi della Terra poiché annovera la presenza di cetacei, foche, pinguini, pesci e molte specie di volatili.
Il clima estremo dell’Antartico
Il Polo Sud è caratterizzato da condizioni climatiche estreme, la temperatura, infatti, non sale mai sopra i 0° e nei mesi più bui della Notte Polare arriva a sfiorare i -80° centigradi, in questo luogo così inospitale, data l’estrema ostilità che il continente antartico riserva alla vita umana, nessuna popolazione si è mai stabilita stanzialmente incapace di sopravvivere al suo inferno di ghiaccio.
La mancanza di calore diretto dal sole, infatti, combinato con l’elevata altitudine fa sì che nel Polo Sud si registri uno dei climi più rigidi di tutto il pianeta.
L’Antartide è considerato un deserto, con precipitazioni annue di soli 200 millimetri lungo la costa e molto meno nelle regioni interne.
L’Altopiano Antartico è un tavolato di ghiaccio con uno spessore che nella parte orientale superare i 4.000 metri di quota ed è il luogo in cui si misurano le temperature più basse del pianeta. Nel 2018 tra il Dome Argus (il più alto rilievo dell’Altopiano Antartico) e il Dome Fuji è stata registrata dall’Università del Colorado, la temperatura più bassa di ben -98,6° centigradi.
Del clima antartico è caratteristico quello che viene detto Kernlose winter, un notevole raffreddamento che si verifica con la scomparsa del sole sotto l’orizzonte durante l’inverno australe e rimane in questa posizione per tutto il semestre interessato, da circa metà marzo a metà ottobre. Durante l’estate la temperatura raramente supera i -20° centigradi.
Un altro elemento caratterizzante il clima antartico è il vento: nello specifico le correnti catabatiche che hanno origine dalla densità dell’aria fredda che permane sull’Altopiano Antartico e poi si spostano verso le coste.
Queste correnti possono superare i 300 chilometri orari e hanno spesso l’intensità di un uragano, si può affermare che venti di una tale violenza sono presenti solo talvolta nei cicloni tropicali.
Chi vive al Polo Sud
Tuttavia, esistono un buon numero di basi e installazioni scientifiche che arrivano ad ospitare proprio nel periodo dell’estate australe fino a 4000 individui, tra queste la più grande è la stazione McMurdo, una base scientifica americana situata sull’isola di Ross nella Terra della Regina Victoria.
La base è chiamata dai residenti Mac-Town e, in effetti, oltre a costituire un importante centro logistico e scientifico consta di oltre 100 edifici, 3 piste di atterraggio, un porto, un eliporto e persino un bancomat. La base, poi, è anche sede dell’unica stazione televisiva dell’Antartide, la AFAN-TV.
Sono diverse anche le basi scientifiche italiane tra le più importanti vi sono la Enigma Lake che ospita dai 10 ai 120 ricercatori nelle varie fasi dell’anno e si affaccia sull’Oceano Pacifico in corrispondenza dell’Australia. Qui è presente anche una stazione metereologica che si trova a pochi chilometri dalla Stazione Mario Zucchelli che si colloca, invece, verso l’entroterra e ha carattere permanente dal 1985.
La base è operativa durante i mesi estivi e primaverili cioè tra ottobre e febbraio e rappresenta l’asse funzionale dell’attività di ricerca scientifica italiana in Antartide; questa, infatti, funge da sostegno logistico funzionale alla base italo-francese Concordia (che effettua studi glaciologici, climatici e astronomici), fa da base di supporto per la nave oceanografica Laura Bassi, è il punto di partenza delle traversate logistiche del continente ed è il punto di coordinamento dei più remoti campi di rilevamento italiani.
Di media ospita durante l’estate australe tra i 250 e i 300 ricercatori l’anno, che saranno gli unici italiani a sperimentare il Sole di Mezzanotte che nel solstizio di dicembre raggiungerà il suo culmine.
Da qualche anno, tuttavia, per sperimentare il Sole di Mezzanotte in Antartide è possibile fare una crociera con la , una nave progettata per navigare tra i ghiacci e che parte dall’estremità sud della Patagonia proprio per esplorare il Polo Sud.
Sulla nave non ci saranno casinò o piste da ballo ad attendere i viaggiatori ma piuttosto biblioteche e lezioni di storia, glaciologia, botanica, geologia e biologia. Questo perché un Expedition Cruise è un tipo di turismo d’avventura che richiede conoscenza e rispetto per la natura.