All’inizio della stagione degli uragani atlantici manca ancora più di un mese, ma un nuovo ed insolito sistema tropicale si è sviluppato in una parte dell’Atlantico in cui raramente si verificano sistemi tropicali. La tempesta subtropicale “Potira” si è formata nella mattina di martedì 20 aprile con venti di 64km/h al di fuori del tradizionale bacino atlantico. Invece di svilupparsi nel Golfo del Messico, nel Mar dei Caraibi o nel Nord Atlantico, si è formata a sud dell’equatore, al largo della costa del Brasile.
Solo pochi sistemi tropicali sono stati registrati nell’Atlantico a sud dell’equatore, sebbene la frequenza di questo fenomeno sia in aumento negli ultimi anni. Prima della formazione di Potira, ci sono stati solo 14 sistemi tropicali a cui è stato assegnato un nome nell’Atlantico meridionale, la maggior parte dei quali erano tempeste subtropicali. Questo significa che hanno caratteristiche meteorologiche sia di una tempesta tropicale che di una non tropicale. Più recentemente, il 28 dicembre 2020, si è formata la tempesta subtropicale Oquira.
Potira dovrebbe rimanere una tempesta subtropicale nei prossimi giorni, con piccole fluttuazioni nella sua intensità, e restare quasi stazionaria al largo della costa del Brasile. Il sistema probabilmente si dissiperà al largo e non avrà un impatto diretto sulla terraferma, a parte il mare mosso lungo la costa vicina e le rotte marittime.
Perché i sistemi tropicali sono così rari nell’Atlantico meridionale?
Uno dei fattori principali è il wind shear. Quando il wind shear è basso, consente alle perturbazioni di organizzarsi e potenzialmente svilupparsi in un sistema tropicale o in un uragano. Il wind shear solitamente è più alto nell’Atlantico meridionale rispetto alla controparte settentrionale. Con un forte wind shear, diventa difficile, se non quasi impossibile, avere l’origine di cicloni tropicali.
Un altro fattore è la temperatura dell’acqua, che è tipicamente più bassa nell’Atlantico meridionale, limitando il potenziale per lo sviluppo tropicale.