La cascata di fuoco dello Yosemite

Un gioco cromatico che ha tutto il sapore della magia, uno spettacolo effimero che, ogni anno solo per pochi giorni, muta la cascata Horsetail dello Yosemite in una cascata di fuoco
MeteoWeb

Uno spettacolo effimero che dura solo pochi minuti e per sole due settimane l’anno: è quello della cascata di fuoco dello Yosemite il Parco nazionale in California.
È per questo motivo che ogni anno fotografi dilettanti e amanti degli spettacoli della natura si incontrano davanti a questa convergenza che concede alcuni degli scatti più suggestivi al mondo.
Ma qual è la condizione che dà a questo fiume d’acqua le sembianze di una cascata di lava?

La cascata Horsetail

yosemite fallsQuella che viene detta cascata di fuoco si chiama in realtà la cascata Horsetail, che si può tradurre con “cascata coda di cavallo”, per il flusso molto sottile dell’acqua che somiglia appunto a una coda di cavallo.
Si tratta di una cascata che ha carattere solo stagionale ed è situata nel Parco nazionale di Yosemite nella California statunitense, infatti scorre solo durante l’inverno e nei primi mesi della primavera.

Il punto di origine della cascata si trova sul lato est della formazione rocciosa conosciuta come El Capitan, la famosa montagna che raggiunge i 2.300 metri ed è meta ogni anno di numerosi alpinisti e scalatori.
La cascata è formata da un ruscello che rimane secco per la maggior parte dell’anno poiché è alimentato dallo scioglimento delle nevi che avviene solo al termine della stagione invernale e all’inizio di quella primaverile.

Se le acque che alimentano il torrente sono di un quantitativo sostenuto la cascata si divide in due flussi che scorrono paralleli, uno situato più a oriente e con una portata maggiore e uno più a occidente; la prima compie un salto di circa 470 metri mentre la seconda uno di 480 metri.
Quindi dopo essersi riversati nella valle sottostante le due cascate si riuniscono continuando a scendere lungo il terreno scosceso per ulteriori 150 metri portando il tuffo complessivo della cascata a ben 630 metri di altezza.

Il fenomeno della cascata di fuoco

La cascata, che si trova a circa 350 chilometri da San Francisco, ha una peculiare caratteristica che venne portata a conoscenza del pubblico solo a partire dal 1973 quando il fotografo californiano Galen Rowell, ritrasse per la prima volta a colori il fenomeno che la contraddistingue.

Ogni anno, infatti, tra la metà e la fine di febbraio la luce del tramonto colpisce il flusso d’acqua della Horsetail facendolo risplendere di un rosso arancio acceso che fa somigliare la caduta delle acque a una vera e propria colata di lava; da qui proviene il nome di “firefall”, cioè cascata di fuoco.

Le condizioni perché il fenomeno si verifichi devono, tuttavia, essere ottimali: in particolare, il sole al tramonto si trova solo in alcuni giorni nella posizione corretta per illuminare di rosso la cascata, deve essersi creato durante l’inverno un manto nevoso sufficiente ad alimentare un flusso adeguato di acqua e la temperatura deve essersi alzata abbastanza nelle settimane precedenti per consentire lo scioglimento delle nevi e anche perché se fa troppo freddo le cascate ghiacciano.
Infine, anche il cielo dev’essere terso, perché ovviamente le nuvole o la presenza di foschia impedirebbero ai raggi solari di colpire con la luce il flusso d’acqua.

Il nome di “cascata di fuoco” deriva, però, anche da una tradizione che venne praticata dal 1872 al 1968, quella degli abitanti del luogo che facevano cadere una pioggia di carboni ardenti dalla cima del Glacier Point per circa 1000 metri dal punto più panoramico dell’intero parco. Questa particolare tradizione generava anche in questo caso l’effetto di una vera e propria cascata di lava.

Condividi