Olesya Rostova, la giovane che si pensa possa essere Denise Pipitone, ha raccontato nella trasmissione russa a cui ha preso parte, come una zingara l’abbia rapita, portandola via dalla sua famiglia da bambina. Ora ha 20 anni e cerca i suoi genitori. L’ipotesi più concreta, fino ad oggi, era che potesse essere stata rapita da un villaggio nel distretto di Kargopol. I residenti del luogo hanno subito avvisato la possibile madre di Olesya, una donna alla quale nel 2015 era stata rapita la figlia. La giovane, subito dopo la trasmissione, era stata portata proprio in quel villaggio, ma oggi è arrivata la conferma del Dna: non è lei.
L’esame del DNA, infatti, non ha confermato la relazione tra Olesya Rostova, rapita da zingari durante l’infanzia , e la sua possibile madre della regione di Kargopol, Valentina Kharyova. Lo ha annunciato Anatoly Supakov, residente anche lui a Kargopol, e parente della presunta madre della ragazza. “Ci sbagliavamo – ha detto Supakov –, eppure è così simile ai componenti di quella famiglia. Tutti abbiamo sperato, ma ora è come se una parte dell’anima ci fosse stata tolta di nuovo”.
E mentre la speranza di quella famiglia russa si spegne, quella di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, e del resto della famiglia, prosegue, anche se con cautela. “Aspettiamo i dati per la compatibilità del gruppo sanguigno, soltanto dopo si procederà ai rilievi del Dna di Olesya Rostova“. Lo dice l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise, scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre del 2004. L’appello in tv della giovane russa Olesya Rostova, in cerca della mamma, ha riacceso i riflettori sul caso di Denise.
“In queste ore siamo in contatto con i funzionari dell’Ambasciata italiana in Russia che hanno mostrato ampia disponibilita’ nel seguire il caso“, ha detto ancora l’avvocato Frazzitta. La giovane russa ha la stessa età che avrebbe oggi la bimba scomparsa a Mazara del Vallo. Quando Denise è stata rapita aveva 4 anni. Olesya, che ha una forte somiglianza con Piera Maggio, ha raccontato che aveva circa 5 anni quando è stata ritrovata, tolta a una nomade e collocata in un orfanotrofio. “Se il gruppo sanguigno dovesse risultare compatibile con quello di Denise, si procederà al prelievo del Dna dalla giovane, i cui risultati verranno inviati in Italia per la verifica con quello della mamma e del papà naturale”, ha chiarito ancora l’avvocato Frazzitta. Il legale marsalese è ‘ in stretto contatto con Piera Maggio che si trova nella sua casa di Mazara del Vallo per un breve periodo di convalescenza. La signora sta seguendo il caso con apprensione e fiducia. L’avvocato Frazzitta ieri sera è intervenuto durante la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”: “Abbiamo vissuto questi anni con grande dolore, con grande rabbia, con grandi pianti – ha detto – la speranza è nel colpo di fortuna, come può essere questo in Russia”.