La piccola Isola caraibica di Saint Vincent è scossa dall’eruzione del vulcano La Soufriere, che prosegue ormai da 6 giorni. Le esplosioni si susseguono sul vulcano, creando enormi nubi di cenere e fumo, ma anche flussi piroclastici di cenere e roccia incandescenti che scorrono lungo i fianchi del vulcano. Le autorità hanno avvisato che l’attività del vulcano potrebbe continuare per mesi.
La cenere ricopre l’isola, arrivando ad uno spessore di 20cm in alcune zone (vedi foto della gallery scorrevole in alto). Ha distrutto le infrastrutture e le coltivazioni, contaminato l’acqua, ucciso gli animali e reso alcune strade impraticabili, complicando gli sforzi dei soccorritori. Incredibili le immagini satellitari: quella che prima era un’isola verdeggiante, ora è solo un manto grigio. Le autorità hanno avvisato sulla mancanza di acqua e sulla possibilità che siano necessarie centinaia di milioni di dollari per la ricostruzione.
Finora non ci sono feriti o vittime, grazie all’evacuazione ordinata poco prima che il vulcano iniziasse la sua eruzione il 9 aprile. Tra le 16.000 e le 20.000 hanno dovuto lasciare l’isola e coloro che sono rimasti, fanno fatica a reperire acqua potabile e cibo. “Stiamo ancora cercando acqua potabile e cibo”, dice Jenetta Young Mason, 43 anni, che ha lasciato la propria casa nell’area di pericolo per stare a casa di parenti.
Il Primo Ministro Ralph Gonsalves ha dichiarato che nel Paese stanno iniziando ad arrivare i primi rifornimenti dai Paesi vicini ma c’è ancora bisogno di molto aiuto. Alcune isole caraibiche hanno inviato lettini, cibo e maschere e bombole respiratorie e la Banca Mondiale ha affermato che intende erogare 20 milioni di dollari al governo attraverso un programma di finanziamento per catastrofi senza interessi.