L’espulsione di massa coronale (CME), avvenuta da un brillamento dalla macchia solare AR2816 giovedì 22 aprile, ha raggiunto la Terra nella notte tra 24 e 25 aprile ma ha deluso. La NOAA, infatti, aveva previsto la possibilità che la CME, ossia un notevole rilascio di plasma dalla corona solare, innescasse una tempesta geomagnetica di classe G2 (moderata). Ma il debole impatto ha generato solo una breve tempesta geomagnetica di classe G1, che si è fermata prima della più forte tempesta G2 prevista.
La tempesta geomagnetica, in ogni caso, ha regalato lo spettacolo dell’aurora boreale in Canada e anche in Alaska, come dimostrano le foto della gallery scorrevole in alto.
Cos’è successo il 22 aprile
La macchia solare AR2816 è esplosa il 22 aprile, producendo un brillamento solare. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha registrato una spettacolare onda d’urto dal sito dell’esplosione. Si tratta di uno “tsunami solare”, ossia un’onda di plasma incandescente e magnetismo, alta circa 100.000km, che corre verso l’esterno a circa 250km/s. Tali onde solitamente sono associate ad espulsioni di massa coronale, come in questo caso, in cui un CME è stata rilevata ore dopo il brillamento. La velocità iniziale della CME era di circa 760km/s.