In Tanzania, c’è uno stratovulcano dalle caratteristiche geologiche uniche. Chiamato Ol Doinyo Lengai e conosciuto dalla popolazione locale come la “Montagna di Dio”, è l’unico vulcano attivo conosciuto ad emettere natrocarbonatite, un raro tipo di roccia vulcanica che è ricca di sodio, potassio e carbonato di calcio, ma a basso contenuto di silice. La mancanza di silice conferisce alla lava una minore viscosità. Il vulcano Ol Doinyo Lengai ha, infatti, alcuni di flussi di lava più veloci del mondo. È, infatti, il contenuto di silice a determinare la viscosità della lava: maggiore è la quantità di silice, maggiore è la viscosità.
Dalle foto della gallery scorrevole in alto e dal video in fondo all’articolo, sembra impossibile che quella si vede sia lava: è più facile scambiarla per fango e acqua. Invece la lava del vulcano Ol Doinyo Lengai è scura, estremamente fluida e poco calda, tra i 500°C e i 590°C.
Inoltre, la lava, inizialmente scura, può schiarirsi rapidamente a causa delle reazioni chimiche con l’acqua piovana e l’umidità nell’aria. Infatti, nelle foto, il vulcano appare bianco, tanto da sembrare ricoperto di neve: in realtà, è l’effetto della sua particolarissima lava.
Come molti vulcani dell’area, questo cono si è formato in risposta allo sviluppo del sistema del rift dell’Africa orientale ed è stato attivo in maniera intermittente per gli ultimi 15.000 anni. Questa area dell’Africa è stata tettonicamente attiva per oltre 25 milioni di anni, producendo una topografia molto variabile rispetto a gran parte del continente. Questo margine di placca divergente ha causato la formazione delle due vette più alte dell’Africa, il Kilimanjaro e il Monte Kenya, situate vicino al vulcano Ol Doinyo Lengai.