Venere e’ molto difficile da esaminare, per via della sua densa atmosfera che puo’ nascondere la superficie, per cui sono necessarie tecniche di osservazione molto specifiche per sondare al di sotto delle sue nuvole. Ora un gruppo di esperti americani è riuscito a misurarne il nucleo.
Il team dell’Universita’ della California a Los Angeles, guidato da Jean-Luc Margot, ha utilizzato il Goldstone Solar System Radar, uno strumento situato in California, per studiare il pianeta tramite le onde radar, e il Green Bank Telescope, in West Virginia, per monitorare gli echi delle onde che tornavano sulla Terra. In questo modo gli scienziati hanno potuto misurare i piccoli cambiamenti nella rotazione e nel movimento di Venere. Gli autori hanno dedotto che la durata di un giorno su Venere, equivalente a circa 243 giorni terrestri, puo’ oscillare di circa 21 minuti. L’asse del pianeta inoltre sembra cambiare seguendo uno schema con un periodo di 29 mila anni.
Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, il nucleo del pianeta Venere misura circa 7.000km di diametro, una cifra simile a quello della Terra (3.500km). La stima delle dimensioni del nucleo di Venere e’ in linea con i modelli teorici precedenti, ma un valore misurabile accurato potrebbe consentire valutazioni piu’ precise sul nostro vicino cosmico in futuro.
Il gruppo di ricerca non e’ stato in grado di dedurre lo stato e la composizione del nucleo, ma secondo le teorie attualmente piu’ accreditate sarebbe di nichel e ferro, proprio come quello della Terra. “Non e’ ancora noto – osserva Margot – se vi sia uno strato esterno piu’ liquido, paragonabile al mantello terrestre”.