Scoperta in Corsica, nel cuore della città L’Ile-Rousse, una necropoli dell’età romana dove sono emerse una quarantina di tombe datate dal III al VI secolo d.C.. L’annuncio è stato dato dall’Istituto francese per la ricerca archeologica preventiva (Inrap). Le urne funerarie sono anfore africane, provenienti dalla Tunisia (vedi foto della gallery scorrevole in alto). La tipologia di queste anfore funerarie corrisponde ad una produzione africana, in particolare nell’attuale Tunisia, da cui provenivano le importazioni predominanti in Corsica tra il IV e il VII secolo d.C., in particolare per contenere vino, olio d’oliva e salamoia provenienti da Cartagine.
“La sepoltura in grandi contenitori cilindrici era solitamente riservata ai bambini”, ha sottolineato in un comunicato Inrap, evidenziando la singolarità della scoperta. Esempi noti sull’isola di tali sepolture sono spesso associati a edifici religiosi, come nel caso dei siti archeologico di Mariana, a sud di Bastia, o Sant’Amanza, tra Ajaccio e Propriano. Nel caso dell’Ie-Rousse, nessun edificio antico era stato fino portato alla luce. I morti, sepolti “su un asse est-ovest con la testa ad ovest”, si trovano in uno “stato di conservazione medio“, con la maggior parte delle sepolture che hanno subito “danni superficiali legati ai successivi sviluppi del luogo“, hanno spiegato gli archeologi.
Oltre ai dettagli sulla storia della Corsica nordoccidentale, la necropoli di L’Ile-Rousse fornirà anche un’ulteriore documentazione degli scambi che hanno attraversato il Mediterraneo occidentale durante la tarda antichità.