La fine di febbraio è stata caratterizzata da un caldo record e un significativo evento di sabbia dal Sahara in Europa. Poi è arrivato un periodo più freddo fino a metà marzo, ma poi il mese si è concluso con un altro periodo molto caldo. Ora, un notevole cambiamento di pattern generale attende l’Europa. Proprio in concomitanza con le festività di Pasqua, una potente ondata di freddo artico colpirà una grande parte del continente, inclusi Penisola Iberica, Mediterraneo e Balcani.
L’ondata artica sarà così intensa da risultare storica in alcune zone dell’Europa in questo periodo dell’anno: esiste il potenziale per temperature di -5°C, se non addirittura di -10°C in alcune aree. Ci saranno tempeste di neve e alto rischio di gelate.
L’ondata artica inizierà oggi, sabato 3 aprile, su Groenlandia e Islanda, diffondendosi poi sull’Europa occidentale lunedì 5 aprile, fino a raggiungere Alpi, Balcani e la maggior parte del Mediterraneo tra martedì 6 e mercoledì 7.
Una potente ondata di freddo artico
Attualmente, sul Nord Atlantico c’è un grande sistema di alta pressione, che si espande gradualmente sul Canada e sulla Groenlandia. In risposta a questo cambiamento nel pattern generale, si sviluppa una ciclogenesi esplosiva sul Mare di Groenlandia, che diffonderà una massa d’aria artica molto fredda verso l’Europa nordoccidentale domani, domenica 4 aprile. Mentre la bassa pressione cresce e si sposta sul Nord Europa, la pressione della dorsale ad ovest continuerà a salire. Alcuni modelli indicano un sistema di alta pressione molto potente, con oltre 1060hPa sulla Groenlandia. Questo crea un perfetto flusso tra queste due caratteristiche, stabilendo il flusso di una massa d’aria artica molto fredda verso l’Europa. Venti molto forti contribuiranno a spingere questa massa d’aria fredda verso sud.
Per l’Islanda, sarà un’anomalia di temperatura estrema, con oltre 16°C in meno rispetto alla media per l’inizio di aprile. Una forte tempesta di neve colpirà la Norvegia domenica 4 aprile, con condizioni di blizzard in molte aree. La neve raggiungerà anche la Scozia entro le ore serali. L’avanzamento del fronte artico sarà abbastanza veloce verso sud-est, tanto che Benelux e Germania settentrionale saranno colpiti entro le prime ore di lunedì 5.
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Il fronte artico verso le Alpi lunedì 5 aprile
Nella giornata di lunedì 5 aprile, l’alta pressione sull’Atlantico e sulla Groenlandia resterà forte, mentre un profondissimo nucleo freddo coprirà il Nord Europa. Una forte corrente a getto si stabilirà tra le due caratteristiche, supportando l’avvezione fredda verso l’Europa centrale: dopo lunedì 5 aprile, parte del continente si prepara a ricevere un freddo intenso per questo periodo dell’anno. Con questa impostazione, la massa d’aria molto fredda colpirà l’Europa occidentale lunedì 5 e si diffonderà rapidamente verso l’Europa centrale e le Alpi.
Il freddo colpirà prima Regno Unito e Irlanda lunedì 5, con temperature di oltre 12°C inferiori alla media di inizio aprile.
Tanta neve su Alpi e Balcani
Mentre il fronte artico si estende su Regno Unito e Mare del Nord nella sera di Pasqua, si diffonderà molto rapidamente verso sud, raggiungendo le Alpi nelle ore serali di lunedì 5. Come solitamente accade con queste irruzioni fredde da nord-ovest, si sviluppa una bassa pressione secondaria sul Mediterraneo settentrionale. Questo significa un aumento nelle precipitazioni per Alpi, Nord Italia, Slovenia e Austria. L’arrivo del fronte freddo porterà, dunque, un rapido cambiamento dalla pioggia alla neve su Nord Adriatico e Balcani settentrionali. Alcuni modelli indicano eccezionali nevicate su Italia nordorientale, Slovenia occidentale e Croazia, con la neve che scenderà fino a bassa quota e molto più vicina alle coste di quanto ci si aspetterebbe ad inizio aprile.
Le forti precipitazioni si combineranno con forti venti: in Slovenia e Croazia potrebbero svilupparsi intensi blizzard nella giornata di martedì 6 aprile. Con il sistema frontale che rallenterà un po’ mentre attraverserà il Mediterraneo settentrionale, le forti nevicate persisteranno per ore, con il potenziale di grandi accumuli. Alcune aree potrebbero ricevere oltre 30cm di neve fresca in 6-12 ore, quasi mezzo metro di neve sulle Alpi. Sui settori occidentali dei Balcani, potrebbero accumularsi 30-40cm di neve fresca.
L’ondata di freddo artico continuerà a diffondersi su Europa centrale, Balcani, Mediterraneo e anche Penisola Iberica settentrionale durante la giornata del 6 aprile. La massa d’aria ai livelli più bassi dell’atmosfera sarà di 10-15°C più fredda della media. Grazie alla persistente bassa pressione sulla Scandinavia e all’alta pressione sull’Atlantico, il flusso settentrionale continuerà a spingere la massa d’aria molto fredda verso sud.
Rischio di gelate a metà settimana in Europa
Con questa ondata artica, ci sarà la grande minaccia di gelate sull’Europa in un periodo dell’anno in cui gli alberi da frutto e altra vegetazione stanno già fiorendo. Nella giornata di mercoledì 7 aprile, l’espansione del cold pool sarà più intensa e anomala su Francia, Mediterraneo ed Europa centrale. La maggior parte del continente probabilmente vedrà temperature ben al di sotto dello zero, con oltre -6/-10°C intono alle Alpi: valori troppo bassi che finiranno per danneggiare le colture. Temperature di -3/-5°C saranno possibili anche su Regno Unito e Irlanda tra martedì 6 e mercoledì 7. Temperature al di sotto di -5°C sono probabili anche sulla Francia centro-meridionale e sulla Spagna settentrionale la mattina di mercoledì 7.
La mattina di giovedì 8 aprile, le temperature più estreme saranno sui Balcani: saranno possibili valori vicini a -10°C sui settori settentrionali, potenzialmente più bassi più a sud su parti di Croazia, Bosnia e Montenegro.