Sono stati 1523 gli eventi localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dal 1 al 31 marzo 2021, un numero di gran lunga superiore rispetto a febbraio con una media che sfiora i 50 terremoti al giorno. Di questi, 279 hanno avuto una magnitudo pari o superiore a 2.0, 49 magnitudo uguale o maggiore di 3.0 e 9 hanno avuto magnitudo uguale o maggiore di 4.0. Di questi 9, gli eventi più forti sono stati localizzati sulle coste dell’Algeria il 18 marzo, magnitudo Mwp 6.2 e Mb 5.3. Per il primo terremoto, il CAT-INGV ha emanato un’allerta tsunami di livello arancione (Advisory) per le coste dell’Algeria prossime all’epicentro e un messaggio informativo per le altre coste del mar Mediterraneo.
La sismicità negli ultimi giorni del mese di marzo – viene spiegato in un approfondimento pubblicato sul blog INGVterremoti – è stata caratterizzata dalla sequenza sismica in Adriatico centrale, iniziata con il terremoto del 27 marzo, Mw 5.2, alle ore 14:47 localizzato a circa 80-90 km dalle coste della Puglia garganica e dalle Isole Tremiti e una trentina di chilometri dall’isola croata di Lastovo. L’evento è stato risentito in un’area molto vasta dell’Italia centro-meridionale, in particolare nell’area adriatica. Il terremoto è stato seguito da numerose repliche che fino al 31 marzo sono state più di 120, con 5 eventi di magnitudo compresa tra 4.0 e 4.1.