Se si pensa a storie di pirati, corsari e bucanieri la mente corre veloce verso ambientazioni caraibiche, ma una delle più temibili storie di fantasmi dei mari, quella dell’”Olandese Volante” trova la propria ambientazione presso Capo di Buona Speranza.
Il Capo di Buona Speranza è considerato il punto più a sud dell’Africa continentale ed è lo spettacolare spartiacque tra Oceano Atlantico e Oceano Indiano dove i turisti possono solcare i numerosi percorsi escursionistici che mettono a contatto diretto con i silenzi della natura incontaminata della Cape of Good Hope Nature Reserve.
Il Capo delle Tempeste dove viaggia l’”Olandese Volante”
Non fu Capo di Buona Speranza il primo nome di questo luogo, modo in cui venne soprannominato solo in un successivo momento, da Giovanni II, con l’augurio che questo passaggio potesse consentire la conquista via mare delle Indie.
Il primo nome attribuitogli da Diaz fu Capo delle Tempeste, Cabo Tormentoso, poiché fu proprio nei suoi pressi che il navigatore venne sorpreso da imponenti tempeste.
Il Capo di Buona speranza fu sempre un luogo dal forte significato “simbolico”, un vero finis terrae, non solo per l’impeto violento delle sue acque, ma anche per la presenza di uno dei miti di mare più longevi e suggestivi che si conoscano, quello del mitico vascello fantasma “Olandese Volante”, che venne avvistato in queste acque a partire dal XVIII secolo.
I marinai di tutto il mondo temevano l’avvistamento dell’”Olandese Volante” poiché per chiunque l’avesse scorto in mare sarebbe stato presagio di cattiva sorte.
Secondo quanto riferito da una cronaca settecentesca il vascello era condannato a navigare in eterno con un equipaggio di fantasmi poiché non era stato in grado di approdare sulle coste del Capo di Buona Speranza.
La natura di Capo di Buona Speranza
La riserva è parte del Cape Floral Kingdom ed ospita più di 1.100 specie vegetali autoctone, tra le specie faunistiche che risiedono nella riserva vi sono, invece, soprattutto struzzi, ma anche gnu, antilopi, facoceri e babuini.
Nonostante il vento forte e le acque dell’Oceano sempre agitate, c’è sempre la possibilità di avvistare delfini e balene che rendono il viaggio un’esperienza davvero indimenticabile.
La conformazione della zona termina nell’estrema punta sud e si snoda in tre “Capi”: Capo di Buona Speranza, Cape Maclear e lo stesso Cape Point che li racchiude tutti.
Il punto più elevato della riserva è costituito proprio da Cape Point che è possibile raggiungere con una funicolare che prende il nome simbolico di “Flying Dutchmen”. Qui il vero protagonista è l’antico faro della riserva, che protesse la Penisola del Capo dal 1860 al 1919.
Per raggiungerlo i turisti si possono incamminare lungo il sentiero di Lighthouse Keeper’s Trail; si tratta di un percorso di circa 2 chilometri che parte dalla stazione di arrivo della funicolare e tocca panorami suggestivi a picco sul mare.
La Riserva del Capo di Buona Speranza offre numerosi percorsi naturalistici che hanno varia difficoltà e variano anche in durata, ma che soprattutto pongono i visitatori davanti a panorami mozzafiato che si snodano lungo la costa e che si presentano da scogliere che superano i 200 metri sul livello del mare.
Questo percorso ha una durata di due giorni e inizia proprio a partire dall’entrata della Riserva del Capo di Buona Speranza, muovendosi poi in modo circolare. Quelli della natura sono gli unici suoni con i trekker entrano in contatto e per gli escursionisti sono previsti anche i pernottamenti in complessi di bungalow attrezzati per l’accoglienza.
Il percorso più impegnativo, però, rimane l’Hoerikwaggo Trail, che prevede 5 giorni di trekking con un itinerario che parte da Cape Point e giunge sino alla funivia della Table Mountain.