La grande eruzione laterale del Nyiragongo avvenuta il 22 maggio è stato un evento straordinario. Lo stratovulcano del Congo, alto quasi 3500 metri, si trova lungo la Rift Valley Africana. E’ particolarmente noto per la sua lava fluida e per la periodica formazione di un vero e proprio lago di lava all’interno del cratere sommitale. La lava del cratere è fuoriuscita attraverso una frattura che si è aperta lungo il fianco orientale della montagna, e il tutto è avvenuto con una violenza velocissima: enormi e rapide colate laviche hanno letteralmente sotterrato alcuni quartieri periferici di Goma, la città situata alle pendici del vulcano, molto densamente popolate. Non è la prima volta che Goma si è trovata ricoperta dalla lava del Nyiragongo.
Il vulcano è uno dei più pericolosi del mondo, nonostante in genere sia caratterizzato da un’attività effusiva. A renderlo potenzialmente letale in caso di eruzione è la pendenza del fianchi del vulcano e anche la grande quantità di lava molto fluida, elementi grazie ai quali le colate scorrono rapidamente a valle, raggiungendo anche i 60 chilometri orari. Con l’eruzione di sabato sera la lava ha investito alcune zone a nord di Goma causando almeno 32 vittime e oltre 20mila sfollati, ma le autorità locali temono che il bilancio possa salire ulteriormente.
L’enorme colata lavica ha ricoperto numerose strutture e abitazioni. E’ stata quasi un’eruzione lampo, ma a gettare ancora di più nel terrore gli abitanti del luogo sono stati diversi terremoti di moderata entità che hanno causato danni e fratture nel terreno. Si tratta probabilmente di eventi sismici collegati all’attività del vulcano, dato che altre scosse furono registrate anche durante altre eruzioni che si sono verificate in passato.