Continua a salire il numero delle vittime dell’eruzione del vulcano Nyiragongo, nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo. Il vulcano è esploso improvvisamente nella giornata di sabato 22 maggio, creando grandi flussi di lava lungo le sue pendici.
Oggi sono stati trovati altri cinque corpi di persone morte soffocate, che portano il bilancio totale delle vittime a 20. Secondo i soccorritori, queste persone sono morte asfissiate dal gas mentre provavano ad attraversare i flussi di lava circa 13 chilometri a nord della citta’ di Goma. Una sesta persona e’ in “condizioni critiche con problemi di respirazione ed e’ stata portata all’ospedale“, ha detto all’AFP Mambo Kawaya, leader della societa’ civile.
Decine di migliaia di abitanti di Goma hanno lasciato la citta’ – con circa 7 mila di essi fuggiti in Ruanda – quando è iniziata l’eruzione. Goma, città di circa 1,5 milioni di abitanti che sorge all’ombra del vulcano e sulle rive del lago Kivu, e’ ancora in balia di violenti terremoti. Alcune forti scosse sono state avvertite anche nel confinante Ruanda. Un terremoto di magnitudo 5.1 sotto al lago Kivu nel distretto di Rubavu alle 8.37 e’ stato seguito da un altro di magnitudo 4.5 alle 11.53, come comunicato dal Ruanda Seismic Monitor via Twitter, specificando che le scosse sono state “prodotte dalle vibrazioni generate dal movimento del magma all’interno del vulcano”.