La Festa della mamma, che ricorre quest’anno il 9 maggio in Italia, non cade nello stesso giorno in tutti i Paesi del globo che la celebrano. Seconda domenica di maggio in gran parte degli Stati e Europei, negli Usa, in Giappone e in Australia; il 15 marzo a San Marino, l’8 marzo nei paesi balcanici, nel giorno dell’equinozio di primavera in molti paesi arabi (Egitto, Iraq, Giordania, Libi a, Libano, Qatar, Siria). Si suppone che nel mondo arabo sia stata introdotta partendo dal 1956 in Egitto, ad opera del giornalista Mustafa Amin. I Francesi celebrano la Fete des Meres l’ultima domenica di maggio, tranne quando la Pentecoste cade lo stesso giorno. In quel caso, viene spostata alla prima domenica di giugno. Alcune città francesi hanno iniziato a celebrare la Journée des mères nel 1918, come giorno in cui onorare le madri di famiglie numerose, nel tentativo di aumentare la popolazione in seguito al conflitto mondiale. In Portogallo il Dia da Mae ricorre la prima domenica di maggio, così come in Spagna e in Ungheria in cui viene festeggiata a partire dal 1925, anno in cui fu istituita dalla Croce Rossa Ungherese. Seconda domenica di maggio in Austria, in cui è Marianne Hainisch, fondatrice del movimento delle donne austriache, ad essere considerata l’iniziatrice della diffusione e creazione della festa, trovando sostegno nel movimento scout; ed in Germania, in cui tale girono fu scelto dall’Associazione fioristi tedeschi.
In Russia un qualcosa di simile alla Festa della mamma si ha in occasione della Giornata Internazionale della donna, l’8 marzo, rendendo grazie a madri, ma anche sorelle, zie, nonne, mogli e fidanzate, offrendo loro dei fiori. Per il popolo ebraico di Israele la Festa della mamma diventa la Giornata della famiglia, che cade nello Shevat 30 del calendario ebraico, tra il 30 gennaio e il 1 marzo, celebrando l’amore reciproco del focolare domestico. Essa trae origine dal giorno della memoria per la morte di Henrietta Szold, il 13 febbraio 1945, la cui organizzazione, la Youth Allyah, aiutò a salvare molti bimbi ebrei dalla Germania nazista.