Il Giro d’Italia si appresta a vivere le giornate più difficili e decisive per la classifica generale, dopo la tappa facile di oggi, completamente pianeggiante da Ravenna a Verona, nel cuore della pianura Padana dove i corridori stanno pedalando ad andatura turistica per ricaricarsi dopo le fatiche dei giorni scorsi. Le condizioni meteorologiche sono stabili, miti e soleggiate: la temperatura oscilla lungo il percorso tra +23 e +25°C. Si tratta, però, di una giornata illusoria sotto il profilo delle condizioni atmosferiche perchè da domani la situazione cambierà al punto che tornerà il maltempo, con temperature molto più basse.
Le condizioni meteo peggiorerranno proprio in concomitanza con i tre giorni più difficili di questo Giro d’Italia: domani mattina alle 11:30 i ciclisti partiranno da Cittadella dirigendosi verso il Monte Zoncolan, dove giungeranno dopo 205km con 3.700 metri di dislivello, dopo aver scalato la Forcella di Monte Rest a metà percorso.
Purtroppo proprio lungo il percorso inizierà a piovere, e la pioggia si intensificherà nel pomeriggio proprio nella fase finale della corsa. La pioggia renderà ancora più difficile l’arrivo sulle pendenze proibitive dello Zoncolan.
Dopodomani, domenica 23 maggio, il Giro d’Italia arriverà al confine con la Slovenia, con l’arrivo di Gorizia nella tappa che partirà da Grado e sconfinerà 4 volte fuori dal territorio nazionale proprio nel finale. La tappa sarà breve, di 147km, con 1.800 metri di dislivello. Attenzione però alla rampa di Cerò di Sopra, che i corridori affronteranno tre volte, l’ultima ad appena 16.5km dal traguardo. SI tratta di 1.700 metri all’8,5% di pendenza media, con rampe al 15%. Dopo l’ultima salite a Cerò di Sopr,a prima dell’arrivo a Gorizia ci sarà un’altra rampa di un chilometro ai -4 dall’arrivo con un tratto al 14%, e poi una discesa difficile e tecnica dai -3 ai -2km dall’arrivo.
Anche qui, purtroppo, ci sarà forte maltempo con temporali pomeridiani che interesseranno l’area in cui si percorreranno tutti gli ultimi 100 chilometri di corsa, rendendo ancor più complicata una tappa di per sè non impossibile sotto il profilo tecnico.
Invece lunedì 24 maggio ci sarà la “tappa Regina” di questo Giro d’Italia, la più difficile in assoluto sulle Dolomiti: 4 salite lunghe e difficili lungo un percorso di 212 chilometri da Sacile a Cortina d’Ampezzo, con 5.700 metri di dislivello. Sarà una tappa terribile, con tre gran premi della montagna di prima categoria e la Cima Coppi del Passo Pordoi a 2.239 metri di altitudine. Anche se nei giorni successivi ci saranno ancora molte salite dure, probabilmente lunedì si deciderà il Giro d’Italia anche perchè l’arrivo a Cortina sarà una picchiata terribile in discesa dal Passo Giau (17.5km di discesa tecnica e difficile). I corridori saranno costretti a pedalare per oltre 6 ore e mezza, vista la lunghezza della tappa e la difficoltà del percorso: la partenza è in programma da Sacile alle 10:50, e sarà la giornata più condizionata dal maltempo: pioverà in modo intenso tutto il giorno, e anche le temperature saranno decisamente basse. All’arrivo di Cortina, a valle, ci saranno +8°C ma sulle vette di Fedaia, Pordoi e Giau, tutte oltre i duemila metri di altitudine, la temperatura oscillerà tra +2 e +4°C. Le 4 discese di giornata faranno molto male, sul bagnato, anche peggio delle salite, e i distacchi al traguardo potranno essere impressionanti anche tra i big.