Sono cambiate molte cose da quando è iniziata l’eruzione del vulcano Fagradalsfjall in Islanda, il 19 marzo scorso. All’inizio, si trattava di una frattura lunga diverse centinaia di metri con fessure eruttive lungo il suo corso. Dopo circa un mese, alcuni cambiamenti nell’attività eruttiva hanno generato fontane di lava, che hanno espulso getti di magma a centinaia di metri di altezza. Ora ci sono 5 fessure aperte dalle quali emerge del magma. A inizio maggio, sono state osservate gigantesche fontane di lava, con il vulcano che continua a regalare uno spettacolo imperdibile (vedi foto della gallery scorrevole in alto e video in fondo all’articolo).
Nel corso del weekend dell’8-9 maggio, l’attività eruttiva è ripresa al cratere principale del sito nella Penisola di Reykjanes. Il cratere ora ha un’attività simile a quella che aveva prima della formazione delle fontane di lava. Prima di questo cambiamento, le fontane di lava erano ancora molto potenti, con la più alta che probabilmente ha superato i 450 metri di altezza.
L’attuale attività di getti di magma ha intervalli regolari ed è in grado di creare fontane di lava alte centinaia di metri. Quindi il magma diventa cenere e rocce che cadono al suolo a centinaia di metri di distanza dal cratere. Questo ha portato le autorità ad espandere la zona di pericolo intorno al sito eruttivo. Questa è un’altra indicazione del fatto che l’eruzione del vulcano Fagradalsfjall dovrebbe continuare per settimane, potenzialmente anche per mesi.
Secondo il Consiglio Scientifico per la Protezione Civile, l’attività sismica sulla penisola di Reykjanes è bassa. I continui terremoti che sono rilevati in questa area dell’Islanda sono considerati come repliche. Inoltre, non sono stati osservati cambiamenti significativi nel terreno.