Il Giro d’Italia trascorre in Umbria, con cielo sereno e clima mite, il suo primo giorno di riposo dopo 10 tappe lungo l’Italia: domani ripartirà con l’11ª tappa, 162km da Perugia a Montalcino, con 4 settori nello sterrato sulle colline della provincia di Siena lungo un percorso mozzafiato che può rivoluzionare la classifica e segnare la corsa rosa, soprattutto con il rischio del maltempo. La tappa partirà alle 13:10 da Perugia e dopo 93km relativamente tranquilli passando per il Lago Trasimeno, inizierà un finale mozzafiato con 35,2km di sterrato complessivi negli ultimi 69,8km di corsa. Oggi splende il sole, lo sterrato si presenta così:
E Montalcino è già in festa, pronta ad accogliere i corridori di una tappa storica:
Attenzione, però, al rischio maltempo. Secondo le ultime previsioni, è probabile che domani proprio nella parte finale della tappa, forti rovesci e temporali colpiscano il percorso sul circuito finale di Montalcino, durante l’attraversamento dei tratti di sterrato. Una situazione che ricorda quella, epica, che i corridori hanno vissuto il 15 maggio 2010: era la 7ª tappa di quel Giro d’Italia poi vinto da Ivan Basso, 220km da Carrara a Montalcino e quel giorno la maglia rosa era sulle spalle di un giovanissimo Vincenzo Nibali, che poi sarebbe arrivato terzo sui podio di Milano, il primo podio del giro d’Italia su cui poi sarebbe tornato altre 5 volte, di cui due da vincitore. Proprio il maltempo funestò quella tappa, provocando la caduta di Nibali e sparpagliando il gruppo. Al traguardo vinse l’australiano Cadel Evans, campione del mondo in carica, e la maglia rosa andò sulle spalle del kazako Aleksandr Vinokurov. I corridori arrivarono a Montalcino stremati, distrutti, completamente infangati, dalle divise irriconoscibili:
La tappa di domani sarà decisamente più breve, ma molto più dura nel finale: