Le previsioni meteo per la prossima settimana continuano a essere improntate verso un cambiamento significativo della circolazione. Tutti i modelli matematici all’unisono disegno scenari all’insegna di uno stravolgimento barico, per l’affondo verso il Mediterraneo centrale di una incisiva saccatura instabile di matrice nord-atlantica. Fino a domenica 9 maggio, la circolazione continuerà sulla falsariga di quella attuale, con correnti mediamente occidentali via via più asciutte anche più miti verso il fine settimana con fenomenologia che andrà sempre più circoscrivendosi in particolare ai settori alpini, localmente al Nord Appennino, in forma isolata su estremo Sud, specie Sicilia fino a metà settimana. Per il weekend, anzi, il soleggiamento potrà farsi via via prevalente con bel tempo primaverile. Ma già a inizio settimana, un cavo depressionario sub-polare marittimo affonderà rapidamente la sua azione dal Regno Unito verso la Francia, poi con orientamento di asse verso le Baleari, la Sardegna e il Mediterraneo centrale, intorno a martedì-mercoledì prossimi.
La configurazione barica che si prospetta secondo le previsioni meteo, sarà sulla falsariga di quella espressa nell’immagine in evidenza, con affondo perturbato dal Regno Unito verso la Francia e poi giù, in direzione della Sardegna e del medio Tirreno. Curvatura ciclonica abbastanza significativa nel cuore del Mediterraneo, con possibile nucleo di vorticità positiva piuttosto intenso tra la Francia meridionale e il Golfo del Leone. Prospetto barico per potenziale maltempo anche intenso in alcune fasi, soprattutto sulle regioni settentrionali, in primis al Nordovest e alto Tirreno, Liguria, ma poi in estensione a tutto il Nord, alla Sardegna e alle regioni centrali. Le attuali dinamiche computano lo spostamento verso Est del cavo depressionario, con coinvolgimento perturbato progressivo anche di parte delle regioni meridionali, soprattutto Campania e Calabria tirrenica. Ancora incerta l’evoluzione successiva, magari i nuclei perturbati potranno evolvere verso le regioni dell’ex Jugoslavia, condizionando in misura minore le aree del basso Adriatico, quelle ioniche e la Sicilia. Il dato più saliente, in base alle ultime previsioni meteo, è il peggioramento piuttosto probabile al Centro Nord e anche verso il basso Tirreno, per il vaglio di un possibile coinvolgimento anche del resto del Sud, rimandiamo ai nostri quotidiani aggiornamenti sul medio periodo.