La geologia che si intreccia con la religione, con la letteratura e con la leggenda. Prosegue il nostro viaggio nella Commedia di Dante Alighieri. Ci avventuriamo in un tema ostico, molto amato, ma che al tempo stesso incute timore: la caduta di Satana dal Cielo. Cosa c’entri tutto questo con la geologia ce lo spiega il prof. Giuliano Panza, con la collaborazione della professoressa Rita Zoccoli.
Ecco di seguito la dodicesima puntata della nostra affascinante avventura:
CANTO VI PURGATORIO
Dante e Virgilio giungono sulle sponde di un’isola-montagna prima dell’alba della mattina di Pasqua. Il Purgatorio è agli antipodi di Gerusalemme, da qualche parte tra le isole di Pasqua, di Natale, di Pitcairn e le isole Loyalty. L’oceano meridionale comprende molte di queste isole-montagne, chiamate ‘punti-caldi’ dai geologi contemporanei. Queste isole sono come le stelle fisse, strettamente avvinte al firmamento. Le varie cornici del Purgatorio ospitano, fra gli altri, i Negligenti, i Superbi, gli Invidiosi, gli Iracondi, gli Accidiosi. Il Purgatorio occupa lo spazio fra Ragione e Fede ed è pertanto una metafora dell’Ipotesi dei Pennacchi.
Gli Olandesi riscoprirono una solitaria isola vulcanica nel Pacifico del Sud la Domenica di Pasqua nel 1722. La chiamarono, quindi, Isola di Pasqua. Pensavano di aver trovato un paradiso terrestre. In realtà era un inferno, dove i nativi erano stati intrappolati da avidità, paura e superstizione, destinati a ripetere per sempre gli stessi movimenti, a fare sempre la stessa cosa: teste di pietra immense, che guardano il cielo con le orbite vuote.
Secondo Dante, quando Satana cadde dal cielo, atterrò nel Pacifico Meridionale, facendo schizzare fuori dal centro della Terra il materiale che divenne il monte Purgatorio. Questo è il mito originale del Pennacchio. Secondo la credenza del tempo, la Terra è il centro del sistema solare, quindi Satana è il centro dell’Universo di Dante. Queste cose sono da lui raccontate nel Purgatorio.
Poscia non sia di qua vostra reddita;
lo sol vi mostrerà, che surge omai,
prendere il monte a più lieve salita.
Purgatorio, I, 106-108
Isole Oceaniche e Punti Caldi
Delos era un dorso di roccia deserta, navigava seguendo la
corrente come un gambo di asfodelo. Nacque lì Apollo … Allora
tutto divenne d’oro sin dalle fondamenta. … Quell’oro doveva
espandersi fino al profondo del mare, perché ancorò Delo. Non fu
più, da allora, isola errante.
Roberto Calasso
Le Nozze di Cadmo e Armonia
Nel 1972 Jason Morgan, dell’Università di Princeton, propose l’ipotesi del pennacchio, per spiegare le isole oceaniche e i flussi di lava di ampie dimensioni su continenti. Morgan calcolò che 20 pennacchi, di 150 km di diametro, risalendo alla velocità di 2 metri all’anno, potrebbero guidare la tettonica delle placche e impedire alle dorsali di chiudersi. Ciò manterrebbe l’astenosfera piena di roccia calda e fornirebbe la metà del flusso di calore terrestre. Il resto del mantello scenderebbe verso il nucleo. Solo 20 isole, delle dimensioni delle Hawaii, sarebbero in grado di mantenere il mondo in movimento e di liberare la maggior parte del suo calore.
Le isole svolgono un ruolo centrale nella moderna visione della dinamica, dell’evoluzione e della chimica della Terra profonda. Nella ipotesi del pennacchio le isole oceaniche sono fisse nello spazio e rappresentano le estremità di giganti cordoni ombelicali diretti verso l’interno della Terra. Questa è la teoria del Sotto-Sopra. Nell’ipotesi del mantello primordiale i pennacchi rappresentano campioni di materia terrestre originale o, almeno, del più primitivo materiale disponibile. In entrambe le visioni è il ‘fondo della pentola’ che controlla la loro posizione e composizione. La ‘parte superiore della pentola’ o il coperchio (lid) o le cose che fluttuano superficialmente giocano un ruolo minore. E’ utile quindi guardare alla distribuzione di queste isole.
La maggior parte dei vulcani attivi nel mondo si trova intorno ai bordi dell’Oceano Pacifico e in tutto il Mare Mediterraneo. ‘Mediterraneo’ significa ‘in mezzo alla Terra’. Si tratta dei vulcani ai bordi delle placche in subduzione, l’Anello di Fuoco e la cintura di Tetide. Anche se la subduzione di lastre fredde raffredda il mantello, la stessa introduce anche acqua e sedimenti, che abbassano la temperatura di fusione. Questi vulcani sorgono su spaccature, che si formano quando le massicce placche oceaniche vengono piegate e lacerate per potersi immergere come lastre nel mantello e allontanarsi dalla placca adiacente. Chiamo questi Vulcani del Primo Tipo.
Il sistema di ‘dorsali medioceaniche’ (Mid Ocenic Ridges – MOR) è quasi interamente sotto l’acqua e questo è il luogo in cui la maggior parte del magma e del gas si libera dall’interno della Terra. Questi vulcani sono celati alla nostra vista. Nuova crosta oceanica è formata da questo magma e la dorsale è l’inizio del nastro trasportatore della grande placca oceanica. Chiamo questi Vulcani del Secondo Tipo. Di tanto in tanto la dorsale emerge per regalarci isole come Islanda, Azzorre, Ascensione, Bouvet, Pasqua … che sono chiamate ‘punti caldi’, il che implica che sono sopra il livello del mare, perché il mantello caldo ha prodotto più magma che altrove e ha reso la crosta più spessa. Questi sono i Vulcani del Terzo Tipo. La crosta spessa, proprio come il ghiaccio, risale a causa della isostasia(7). Il magma può anche essere canalizzato dalla topografia sottostante la placca e dare origine a fiumi di magma sotterranei. Nel sistema di drenaggio superficiale l’acqua scorre e si raccoglie seguendo la morfologia del terreno. La morfologia superficiale è rispecchiata nell’architettura al di sotto della crosta e della placca e non sono necessarie temperature superiori sotto ogni vulcano per spiegare la presenza di una crosta ispessita. Fiumi, torrenti e vulcani raccolgono il fluido da una vasta area di drenaggio. Le dimensioni della foce del fiume, o del vulcano, non rispecchiano la dimensione della sorgente del fluido. L’acqua scorre in discesa sulla superficie della placca, il magma scorre in salita sotto la placca. I laghi si formano dove l’acqua si raccoglie, le dorsali oceaniche e le isole oceaniche si trovano dove il magma si raccoglie.
C’è una mezza dozzina di vulcani attivi all’estremità sud-orientale della catena delle Hawaii, per lo più nei pressi della grande isola di Hawaii. Questi vulcani si trovano su due sistemi curvi di fenditure. Gli unici altri vulcani attivi, senza contare quelli dell’ ‘anello di fuoco’ nel Pacifico Settentrionale, sono vicini al continente, nei pressi dell’Alaska, Washington, Vancouver Island e Baja California; questi vulcani sono legati a dorsali in espansione, vecchie dorsali, faglie trasformi e fosse. La sottile litosfera oceanica viene in contatto con la spessa litosfera che si trova ai bordi continentali. E’ qui che si concentrano il magma e lo sforzo. Questi sono vulcani di bordo placca.
Nel Pacifico Meridionale vi è una fascia di vulcani attivi, che si estende dai pressi della costa del Cile all’East Pacific Rise fino alla fossa delle Tonga. Qui la velocità di formazione del fondo oceanico è la più alta osservata sulla Terra e il nuovo fondo marino si sta allontanando rapidamente, verso est ed ovest, dalla dorsale in espansione. Da ovest ad est queste isole sono: Samoa, Australi, Cooks, Società, Pitcairn, Pasqua, Juan Fernandez e San Felix. In alcune isole, nuovi flussi di lava coprono vulcani antichi. Queste isole sono agli antipodi del mondo di Dante.
Non solo si forma rapidamente nuova crosta, ma altra crosta sta scomparendo alla velocità più alta del mondo lungo la fossa delle Tonga e, un po’ più lentamente, sotto le Ande cilene.
Gli studiosi di isole vulcaniche hanno sviluppato la seguente storia, che fa parte del Modello Standard della scienza della Terra profonda.
Le rocce sulle isole vulcaniche, anche di quelle isole che sono vicino o a cavallo della dorsale, si differenziano in modo impercettibile dalle rocce che si trovano lungo il sistema della dorsale medioceanica. Le dorsali e le loro catene di vulcani sommersi si procurano il loro magma dal mantello superficiale. La fusione si verifica lì, solo perché la placca è sottile e il mantello ‘caldo’ può fondere non appena affiora, a causa della diminuzione della pressione. Alcune isole si trovano sulla sommità di una placca spessa. Dal momento che il mantello normale è solo ‘moderatamente caldo’, non può sciogliersi. Pertanto un mantello ‘molto caldo’ deve essere presente sotto forma di getti stretti al di sotto di questi vulcani (un vaticinio!). Il materiale di questi getti si originò nel mantello profondo – il primitivo, non degassato nucleo del pianeta. La maggior parte dei gas primordiali (vaticinio) sfuggono da isole vulcaniche. Le isole sono ancorate ad un mantello profondo stagnante e non si muovono l’una rispetto all’altra (altro vaticinio). La fissità delle isole e l’abbondanza di magma provano l’ipotesi. Questi getti caldi sono controllati dal fondo del mantello e possono risalire ovunque.
Una buona ipotesi scientifica fa previsioni-predizioni che possono essere verificate. Quando un numero sufficiente di queste previsioni risulta confermato, l’ipotesi viene elevata al rango di teoria. Se tutte le previsioni falliscono, vengono rimpiazzate da emendamenti, casi particolari ed eccezioni, allora l’ipotesi diventa più debole. Alla fine, una brutta ipotesi viene scaricata con i bagagli ad hoc, e la gente perde interesse. Di solito i proseliti di un paradigma non notano ciò che sta accadendo intorno a loro. I soldati di Troia erano sicuri nella loro città murata. Una nuova idea, un cavallo di Troia, ha portato la città alla rovina.
Pierre Termier, nel 1924, scrive dell’accoglienza riservata dai Francesi, sempre tanto sensibili alla moda del momento, all’ipotesi della deriva dei continenti di Wegener: “Wegener è diventato à la mode quasi quanto le … teorie di Freud e di Einstein”. Lo stesso si può dire ora sui pennacchi. Termier, tuttavia, ha scritto, a proposito della teoria mobilistica della Terra, “è un bel sogno, il sogno di un grande poeta. Si cerca di abbracciarlo e si scopre di avere tra le braccia nient’altro che un po’ di vapore o di fumo; è al tempo stesso affascinante e intangibile”. I mobilisti alla fine hanno convinto. Deriva dei continenti e fondali oceanici in espansione non erano solo bei sogni e grande poesia, ma anche scienza tangibile con prospettive di successo. La deriva dei continenti era una teoria verificabile e si è rafforzata, perché, comprovata dai fatti, è sopravvissuta all’iniziale ridicolo cui era stata esposta.
Una teoria, per essere verificata, deve essere contrapposta ad altre teorie. Non può mai essere dimostrata come vera, ma può essere dimostrata falsa. Basta che fallisca una volta. Se una teoria è vaga, astratta o nebulosa, non può essere verificata. Una teoria verificabile deve fare previsioni. Se le previsioni sono false, non è di grande utilità. La falsità è, tuttavia, un’opinione personale. E’ meglio avere due o più ipotesi e permettere che prevalga la meno dubbiosa.
I vulcani possono essere causati da gigantesche correnti di convezione nel mantello, trasmesse dal calore proveniente dal nucleo: teoria attiva. Oppure possono essere causati da spaccature e da sforzi in una placca disomogenea, la teoria Sopra-Sotto: teoria passiva. La scissione dei continenti e la formazione delle catene montuose può essere causata dalle correnti di risalita del mantello oppure i movimenti del mantello possono essere controllati dall’architettura della placca. Tettonica e architettura condividono la stessa radice linguistica (dal Greco tectonicòs, relativo al costruire).
Un presupposto del Modello Standard è che non esista un magma sotto le placche, eccetto dove se ne stanno formando di nuove all’apparire delle dorsali: il mantello superiore è generalmente freddo. Se questa ipotesi è falsa, allora il Modello Standard deve essere modificato o sostituito. Sarebbe certamente inutile, ma bisogna avere un Paradigma, prima di poter trovare il Paradosso e passare al Paradigma successivo, un altro passo avanti sul monte del Purgatorio di Dante verso l’Illuminazione. Noi possiamo vedere lontano grazie alle scoperte, agli errori e ai paradossi dei nostri predecessori. L’ipotesi del pennacchio è un bel sogno, il sogno di un grande poeta. Se non è vero, sarebbe bello che lo fosse.
* * *
Dialogo
ALICE Credo che il popolo dei pennacchi abbia bisogno di una metafora migliore. Sono andata a Londra una volta e ho visto molte ciminiere. Erano lunghi tubi che si innalzavano verso il cielo e il fumo si alzava verso l’alto, fino a quando il vento lo soffiava di lato. Questo è quello che è un pennacchio: è un palo di fumo. Ma penso che i vulcani siano più come torte di ciliegie à la mode.
CAPPELLAIO Mi piace la espressione francese à la mode . Mi ricorda le torte.
ALICE Anche a me piace. La metafora della torta è comprensibile a tutti.
CAPPELLAIO Stop, stop! Il party non dura per (for) ore.
REGINA di CUORI Quattro (four) ore davvero! Durerà per il tempo che io ho stabilito(8).
ALICE E ci sono le ciliegie calde ovunque sotto la crosta. Sono appena debordate qua e là!
CAPPELLAIO La maggior parte dei miei amici pensa che la Terra sia come una pentola su un fornello, con dentro lunghe cannucce.
ALICE Lo so.
REGINA di CUORI Quando c’è la prima colazione?
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Glossario
Argonauti – Giasone commissionò la costruzione della nave Argo, per recuperare il Vello d’oro. Arruolò cinquanta guerrieri, tra cui Castore, Ercole, ecc. Essi ebbero una sfortunata esperienza con le Arpie, visitarono la terra delle Amazzoni, figlie della dolce Armonia. Il resto della storia è troppo raccapricciante e confusa da raccontare. Gli Argonauti non hanno nulla a che fare con gli elementi chimici argon, neon o elio, e Giasone non è legato a Jason Morgan, l’inventore della originaria teoria scientifica dei Pennacchi.
Dorsale Medio-Atlantica – un vero crinale che divide in due l’Oceano Atlantico.
East Pacific Rise – una zona di espansione orientata in direzione pressoché nord-sud, che si estende a sud del Golfo di California (Mare di Cortez) negli oceani meridionali. Si tratta di una “dorsale medioceanica”, ma non è in mezzo all’oceano.
gruppo – utilizzato anche per descrivere un insieme di intellettuali. Parole più appropriate potrebbero essere: arroganza, branco, espediente o cacofonia.
LIPs – Large Igneous Provinces (Grandi Province Ignee); grandi ammassi di basalto.
MORB – Mid Ocean Ridge Basalts (basalti di dorsale medioceanica)
OIB – Ocean Island Basalts (basalti di isole oceaniche)
primate – un individuo primo in grado o autorità; un vescovo, di solito un arcivescovo; uno che crede nel mantello primordiale; scimmia, scimmia antropomorfa. (… quindi, attenzione al contesto!).
punto caldo – un nome dato a isole vulcaniche oceaniche – né “punti”, né “caldi”(9).
Sopra-Sotto – teoria che afferma che la convezione del mantello è controllata dalle placche superficiali e dai continenti, e che i vulcani si trovano lungo le spaccature, oppure dove la placca è sotto sforzo; questa teoria può essere chiamata il modello tè freddo.
Sotto–Sopra – teoria che afferma che la tettonica delle placche e molti vulcani sono controllati dal calore proveniente dal nucleo; questa è anche l’idea della pentola sulla stufa o l’idea della caldaia. Una variante è l’idea della siringa.
subduzione – appena le placche oceaniche invecchiano e si raffreddano, diventano più dense e, se ricevono una spinta o se si imbattono in continenti, affondano come lastre nel mantello, raffreddandolo, ma, paradossalmente, lo rendono più facilmente soggetto alla fusione, a causa dell’introduzione di acqua e sedimenti. I loro componenti, che si sciolgono facilmente, probabilmente non penetrano oltre i 300 km o giù di lì nel mantello, e le lastre, una volta impoverite di liquidi e prive di sedimenti, affondano sempre di più.
Vulcani del Primo Tipo – l’ “anello di fuoco” dell’Oceano Pacifico: vulcani formati dall’introduzione di acqua nel mantello e dallo spostamento delle correnti ascensionali del mantello, spostamento causato dallo sprofondamento di lastre fredde. Le rocce possono fondere a causa dell’acqua gettata su di loro, proprio come la Perfida Strega dell’Ovest, che si scioglie quando Dorothy la bagna con un secchio d’acqua. Non è necessario riscaldare qualcosa per farla sciogliere.
Vulcani del Secondo Tipo – la maggior parte dei vulcani sottomarini attorno al globo, contornanti la fenditura oceanica; questi vulcani si allineano in modo da formare una dorsale sulla crepa, dove il mantello non è particolarmente caldo. Il mantello si scioglie, perché la crepa formandosi riduce la pressione e gli consente la risalita. Anche in questo caso non è necessario aumentare la temperatura, per fondere una roccia.
Vulcani del Terzo Tipo – gli altri vulcani; chiamati anche punti caldi, vulcani intraplacca, pennacchi … anche se sono per lo più sopra o vicino alla fenditura globale e non sono più caldi del mantello che si trova sotto le dorsali. Vulcani particolarmente vigorosi del secondo tipo. Questi vulcani possono avere radici nell’astenosfera oppure a 2000 km più in profondità, cioè in D”.
vulcani intraplacca – vulcani che non sono disposti lungo le dorsali o le zone di subduzione. Non sono proprio all’interno della placca, in quanto, in genere, si raggruppano vicino alle dorsali. Vulcani del terzo tipo, insomma. A volte chiamati “punti caldi”, ma questo è un nome collegato ad una ipotesi.
Punti Caldi: un Punto di Vista Alieno
La teoria copernicana ha messo la Terra in rivoluzione
La teoria di Wegener fa spostare i continenti
Si accettano più ombelichi con cordoni ombelicali
Non recisi ma estesi nel profondo.
Isole oceaniche con vulcani attivi e zone di continenti colpite da massicce colate laviche sono caratteristiche impressionanti, ma esse impallidiscono di significato in prossimità di dorsali medioceaniche e di archi insulari, che rappresentano oltre il 90% del vulcanismo della Terra.
Un punto caldo non è niente più che una regione vulcanica particolarmente attiva, situata, di solito, attorno o vicino alle zone che circondano le fenditure, note come dorsale medioceanica. Se riusciamo ad ignorare il fatto che i punti caldi non siano necessariamente ‘caldi’ o ‘punti’, possiamo convivere con tale locuzione. Si tratta di una metafora. Mantello fertile, ovvero mantello ricco di fluidi, concentrazione o ristagno di magma oppure sforzo nella placca, possono spiegare altrettanto bene l’esistenza e la posizione di un’isola. A volte un vulcano è lontano da una dorsale, ma di solito si trova proprio su di una crepa. La locuzione ‘punto caldo’ ha un pedigree di tutto rispetto. Una vampata in un forno è un punto caldo. Un sito di intensa conflagrazione in un incendio boschivo è un punto caldo. I vigili del fuoco dirigono le loro forze sui punti caldi.
Immaginate un’astronave aliena in bilico su un pennello di fuoco. Ogni punto caldo ha in sé un lungo tubo di fuoriuscita del fluido. Quando divampa un nuovo punto caldo, appare un nuovo tubo.
Gli alieni sviluppano una ipotesi (Io preferisco questa forma. Voi potete preferire un’ipotesi.). Anche se c’è fuoco ovunque, i punti caldi hanno la peculiarità di avere a loro collegati tubi lunghi e stretti che emettono fluidi.
Ovviamente i tubi sono all’origine dei punti caldi. I tubi devono essere collegati ad una sorgente di fluido caldo. Quando il punto caldo scompare, scompare anche il tubo. Quale teoria potrebbe essere più semplice?
Questi punti di vista alieni sul problema causa-effetto sono riassunti nella seguente storia.
Gli alieni, dopo la loro visita al fuoco, notarono alcuni sciatori d’acqua che si esibivano sul Lago Tahoe.
“Perché quelle barche vanno così in fretta?”, chiese uno.
“Perché sono inseguite da uomini pazzi armati di funi”, rispose l’altro.
Come di consueto, i Romani, o almeno i logici educati alla maniera classica, usavano la frase adatta post hoc ergo ante hoc, “quello che viene dopo, causa quello che veniva prima”. Come saggiamente osservava Alice “le cose non sono sempre come sembrano.”
I punti caldi possono essere più umidi che altrove lungo il sistema di fenditure, perché la roccia bagnata si scioglie prima e piuttosto facilmente rispetto a quella anidra. L’acqua del mare entra nelle spaccature. La questione riguarda non solo il collegamento con tubi e tubicini lunghi e sottili, ma anche la loro natura e distanza dal carburante.
Nel caso dei vulcani e della loro connessione con l’interno della Terra, noi siamo gli alieni, in quanto i tubi sono invisibili. Non è ancora chiaro se i ‘vulcani’ facciano parte di un libro sulla Terra profonda. I ‘pennacchi’ ne sono parte, se esistono, ma possono essere filamenti della nostra immaginazione.
Ci sono vulcani lungo tutto il sistema dorsale oceanico e lungo l’anello di fuoco. Questi sono caldi, ma non sono chiamati punti caldi. Anche se tutti i vulcani servono come condotti per consentire la salita in superficie al magma caldo, solo alcune delle migliaia di vulcani nel mondo hanno avuto l’onore di essere chiamati punti caldi.
Questi sono i ‘vulcani del terzo tipo’, i ‘vulcani intraplacca’. Islanda, Isola di Pasqua e le Azzorre sono ampie regioni poco profonde su dorsali oceaniche, margini di placca. Non sono ‘intraplacca’, non sono punti. Le Azzorre, le Galapagos e la maggior parte di altri ‘punti caldi’ non sono particolarmente caldi; sono ‘wetspots’ (punti bagnati ovvero ricchi in liquidi magmatici). L’acqua può causare lo scioglimento di una roccia, proprio come lo può il ‘calore’. Tali isole, inoltre, non sono ‘punti’. A dei pennacchi, ubicati sotto alcune isole vulcaniche, è stato attribuito del magma proveniente da più di 5000 km di distanza da queste isole. Alcuni geochimici immaginano, quindi, che i pennacchi salgano per 3000 km dal confine nucleo-mantello e poi fluiscano lateralmente fino a 5000 km di distanza. Nella teoria alternativa, che nega la presenza dei pennacchi, una crepa, quasi ovunque nel mondo, sarà riempita dal magma sottostante il mantello superficiale e alla fine questa fenditura potrà trasformarsi in una nuova dorsale medioceanica, intercettando una fonte o un serbatoio più profondi.
Specialisti diversi hanno idee diverse su ciò che è importante. Comitati di specialisti non possono armonizzare queste opinioni divergenti in un insieme coerente. Si ha bisogno di sintetizzatori e di concordanza di evidenze, di consilienza(10). Scienziati-prestigiatori e scienziati straordinari stanno sempre a sbirciare le crepe tra le discipline ufficialmente riconosciute. Secondo Annie Dillard le fenditure sono il punto cruciale. “Le fenditure sono lo spirito della casa di ciascuno … le fenditure sono la balza nella roccia dove tu ti rannicchi per vedere Dio a Sua insaputa … Sali all’interno delle fenditure, se riesci a trovarle; loro si spostano e svaniscono nel nulla. Cerca di braccare le fenditure. Svanisci in una fenditura … e spalanchi … un universo.” (“Pilgrim at Tinker Creek, p. 269”)
Il Mondo Attraverso lo Specchio
Alice guardò la Regina di Cuori e la sua corte ed esclamò: “Tu non
sei altro che un mazzo di carte!”
Il mondo speculare di Lewis Carroll è una parodia di controversie che coinvolge mondi alternativi. Proprio come nella Commedia di Dante, ciò che domina la scena è il conflitto tra i Bianchi e i Neri, qui rappresentato dai pezzi degli scacchi. Dal momento in cui Alice scopre che il Paese delle Meraviglie non è altro che un fragile mazzo di carte, Carroll la colloca in un altro mondo, proprio come Virgilio guida Dante dall’Inferno al Purgatorio. A differenza dell’ascesa del monte del Purgatorio, che avviene per Dante il giorno di Pasqua, Alice passa attraverso lo specchio il Giorno di Guy Fawkes(11), nel mese di Novembre. Ma intanto è primavera nell’emisfero australe. Proprio come Virgilio enumera i Sette Peccati Capitali, così Alice fa una lista delle colpe della sua gattina Kitty (strillare, spiare, essere golosa e sgomitolare la lana) e minaccia punizioni. L’avventura di Alice inizia sulla mensola della cappa di un camino e la Regina Bianca confonde le braci del camino con un vulcano. Virgilio e Dante, appena usciti dalla cappa del mantello partirono per scalare un vulcano nell’oceano australe.
Alice descrive il percorso a cavatappi su per la collina, una descrizione che potrebbe applicarsi al Monte Purgatorio di Dante, e confessa alla Regina Nera di aver perso la strada, proprio come era accaduto a Dante. Disse Alice “- e ho pensato che mi piacerebbe provare a trovare la strada verso la cima di quella collina -“; anche Virgilio ha bisogno di chiedere indicazioni per salire al Monte Purgatorio.
Il mondo sull’altro lato dello specchio corrisponde al Purgatorio, dall’altra parte del mondo. L’immagine speculare è l’antipodo. Anche se Lewis Carroll ambienta la sua avventura su di una scacchiera, i vescovi(12) non sono mai menzionati. Il Purgatorio ha Papi e Arcivescovi, ma i vescovi non sono mai menzionati. Carroll ha Controllori di Biglietti; Dante ha Angeli Custodi.
In Attraverso lo specchio leggiamo:
Brillava il Sole sul mare,
Spargendo il suo raggio lucente,
E molto si dava da fare,
Per rendere il flutto splendente:
La scena era strana a guardare
In quella notte fulgente.
La luna splendeva imbronciata:
Il sole era stato scorretto
A non averla avvisata
Di quel bizzarro scherzetto;
E ripeteva accigliata:
“L’ha fatto per farmi dispetto”(13).
Val la pena di confrontare questo con i seguenti versi di Dante:
La concubina di Titone antico
già s’imbiancava al balco d’oriente, …
… e la notte dei passi con che sale
fatti avea due nel loco ov’eravamo, …
Purgatorio, IX, 1-2, 7-8
La moglie di Titone è, naturalmente, Eos, dea dell’aurora e questo passaggio, che ha lasciato perplessi gli studiosi per secoli, significa semplicemente che il sole tramonta nel Purgatorio quando sorge a Gerusalemme. Per di più, nel Canto XXV del Purgatorio, Virgilio spiega il funzionamento di uno specchio!(14)
Il confronto definitivo, tuttavia, è nella scena dove compaiono le “sette ragazze con sette ramazze”, chiara analogia con i sette angeli, che appaiono, di cornice in cornice, nell’ascesa del Purgatorio verso il Paradiso Terrestre. Si tratta di Fede, Speranza, Amore, Prudenza, Fortezza, Giustizia, e non mi ricordo l’ultima!(15)
Mi auguro che studiosi, più capaci di me, daranno seguito a questo suggerimento e che tesi e monografie presto appariranno, chiarendo il debito del reverendo Dodgson nei confronti di Dante. Generazioni di studenti saranno poi in grado di leggere le storie di Alice invece dei “Bignamini”, al fine di sviluppare una comprensione del poema epico di Dante e superare l’esame di Letteratura.
Questi stessi studiosi, se danno un’occhiata ai libri di Dorothy, otterranno ulteriore ispirazione. In Dorothy e il Mago di Oz (1908) Dorothy si arrampica su di una montagna a forma di cono, su scale elicoidali come la vite di un cavatappi. E’ su questa montagna piramidale che incontra i Gargoyles, il signore delle Fate e un Uomo in una Grotta che porta barba e capelli acconciati in trecce. Questo cavernicolo importava fori per Formaggio Svizzero-Americano e per i Donuts (ciambelle con il buco) e inventò il Carotatore ad Assetto Variabile. Egli ne realizzò un gran numero, ma fece l’errore di immagazzinarli in fila, in verticale, il che produsse un buco straordinariamente lungo, che raggiunse le profondità della Terra. Appena si sporse per vedere il fondo, vi precipitò. Jim, il cavallo da calesse di Dorothy, con saggezza, ma impropriamente, osservò “La gente non cade nel centro della terra, per poi tornare indietro a raccontare le sue avventure – non nella vita reale”. Anche questo libro, il secondo di Dorothy, sembra rifarsi al Purgatorio, secondo libro della Commedia di Dante. L’Uomo della Caverna è in possesso dell’unica teoria conosciuta in grado di spiegare l’origine dei lunghi tubi diretti al centro della Terra. In tutte le altre storie, tubi e pennacchi appaiono proprio come messi lì da Plutone o Hermes, per confonderci.
Gli studiosi possono criticare i libri di Dorothy, perché non seguono pedissequamente la cronologia di Dante. Ad esempio, la Città di Smeraldo è chiaramente il Paradiso (anche se alcuni ritengono che si alluda al Purgatorio), ma Dorothy precipita nella voragine aperta dal terremoto fino al centro della Terra solo nel Libro II della serie di Oz. Grazie alla chiara descrizione dantesca delle anime ignave nel Vestibolo, sappiamo dove il Leone Codardo si unì alla spedizione. Questo saltellare all’intorno è anche la caratteristica dei compagni di Alice, sia nel Paese delle Meraviglie (conigli) che in Attraverso lo Specchio (Regine, cavalieri …). Lo stesso Grande Poeta certamente non ha imboccato una via diretta verso la Luce. La scienza stessa e gli onesti libri relativi alle vie della scienza non sono percorsi lineari verso l’illuminazione. La verità è sfuggente.
* * *
Dialogo
ALICE Pensi che ce l’abbia fatta?
DOROTHY Beh, non lo so. Mi sembra che la strada di mattoni gialli fino alla Città di Smeraldo sia una metafora molto migliore e che il Monte Piramide certo non assomigli al Monte Purgatorio.
ALICE Forse. Ma credo che abbia un programma segreto.
DOROTHY Vuoi dire che queste fantasie di mondi alla rovescia, come il Paese delle Meraviglie e il Mago di Oz contengano qualche lezione morale di fondo?
ALICE Sì. E ci dicono come questi mondi siano giudicati solo e semplicemente divertenti dagli estranei, cioè da quelli fuori dal Paradigma, una parola che mi ha appena insegnato il Reverendo(16). Grazie.
DOROTHY Beh, Il Paese delle Meraviglie, il Purgatorio, Attraverso lo Specchio e Il Mago di Oz sembrano tutti diversi dal Kansas, e ora non so qual è il mondo reale.
TOTO Beh, non siamo più in Kansas, e, dopo quel ciclone, neanche il Kansas esiste più!
SOFIA Platone dice che il mondo che esiste nella sua mente è più reale del mondo reale.
ALICE Dante e Sofia sono fortunati. Hanno filosofi veri nei loro mondi, non personaggi come Humpty Dumpty e il Cappellaio Matto con la sua teiera.
SOFIA La Regina di Cuori non ha detto “Di’ sempre la verità – pensa prima di parlare – e poi scrivi il tuo pensiero”? Questa è filosofia.
PLATONE Sì, e Socrate ha messo in pratica tutto ciò, fatta eccezione per la parte relativa alla scrittura. Ma la Regina di Cuori ha detto anche “Quando hai detto una volta una cosa, essa rimane fissata, e se ne devono subire le conseguenze.” Era piuttosto dogmatica. Se credi negli hobgoblins, sai cosa intendo dire!
DOROTHY Penso che il Mago e lo Spaventapasseri siano filosofi.
SOCRATE Noi filosofi utilizziamo spesso degli uomini di paglia, ovvero argomentazioni fittizie. Ci sono molti mondi nella mente umana e per conoscere qual è la realtà, dobbiamo esaminarli tutti o andare a cercare nella testa di Platone.
DOROTHY Beh, penso che Dante avrebbe dovuto utilizzare Oz e la Città di Smeraldo, invece di arrampicarsi su quella mensola e cadere attraverso uno specchio. Voglio dire, che ruolo hanno Alice e la Regina di Cuori nella Divina Commedia? Andiamo al concreto!
ALICE Sono diventata Regina, alla fine, e sono appena tornata al vecchio Kansas bigio!
DOROTHY Monella! Monella!
SIMPLICIO Ragazze, ragazze! Cerchiamo di scoprire da quale mondo veniamo. Ascoltate!
CONIGLIO Il momento è giusto! Il momento è giusto! Sono in ritardo! Sono in ritardo!
NOTE:
7. Isostasia: fenomeno di equilibrio gravitazionale che si verifica sulla Terra, di regola, tra la litosfera e la sottostante astenosfera ma anche a profondità maggiori.
8. Gioco di parole: for – four.
9. Secondo Anderson i così detti punti caldi hanno origine nei pressi della base della litosfera; ha chiamato questo paradigma “Eureka” in onore di Archimede e dell’importanza del galleggiamento del magma rispetto alla roccia incassante del mantello.
10. consilienza (dal Latino cum+salio, salgo insieme) è la tendenza all’Unificazione del Sapere Universale. La parola ha affinità etimologica con il termine tecnico-scientifico resilienza (dal Latino re+salio, io rimbalzo). Resilienza è termine applicato a vari ambiti, dalla Psicologia all’Informatica, fino all’Ingegneria sismica, in funzione della difesa preventiva dalle catastrofi.
11. Uno dei cospiratori della Congiura delle Polveri (1606) contro Giacomo I d’Inghilterra. Il 5 novembre 1605, giorno della scoperta della congiura, divenne in seguito festa tradizionale da celebrare con fuochi d’artificio.
12. Nel testo inglese compare la parola bishop, che in Italiano significa sia vescovo che alfiere (pezzo degli scacchi).
13. Traduzione di A. Valori Piperno, Newton Compton Editori, pag.156.
14. Dante ribadisce il concetto di simmetria speculare nei versi seguenti:
… e se pensassi come al vostro guizzo
guizza dentro allo specchio vostra image …
Purgatorio, XXV, 25-26
15. L’Autore finge di dimenticare … la Temperanza! Gli angeli preposti alle cornici delle 7 P del Purgatorio dantesco sono nell’ordine: dell’Umiltà (Superbi), della Misericordia (Invidiosi), della Pace (Iracondi), della Sollecitudine (Accidiosi), della Giustizia (Avari e Prodighi), dell’Astinenza (Golosi), della Castità (Lussuriosi).
16. In riferimento al reverendo Dogson, nom de plume di L. Carroll.
Al seguente link è possibile leggere tutte le puntate del viaggio di MeteoWeb nella Commedia di Dante Alighieri:
https://www.meteoweb.eu/category/dante-alighieri-marco-polo-divina-commedia/