Dopo 7 anni di relativa calma, il sole sta per diventare più “capriccioso” mentre una serie di veicoli spaziali è pronta per osservare la ripresa della sua attività. Questi veicoli stanno offrendo agli scienziati l’opportunità senza precedenti di studiare la nostra stella e il modo in cui influenza il nostro “vicinato” cosmico.
Il sole segue dei cicli tra periodi di tempesta e periodo di riposo nel corso di circa 11 anni. Questi cicli sono collegati all’attività magnetica interna del sole e sono rivelati da fenomeni spia, come macchie solari ed eruzioni solari. Gli scienziati tengono d’occhio il sole perché le espulsioni di materiale solare possono creare il caos nelle nostre reti elettriche e nei nostri sistemi di comunicazione – tecnologie ormai vitali per la civiltà moderna – così come per gli esploratori robotici o umani in orbita.
Nonostante il consenso sul fatto che il ciclo solare 25 sia già iniziato, esiste un dibattito tra gli esperti solari su quanto sarà forte. A settembre 2020, il Solar Cycle 25 Prediction Panel ha annunciato l’inizio del ciclo 25, prevedendo che sarà calmo. Solitamente, queste previsioni sono basate sul conteggio delle macchie solari, ossia temporanee macchie scure sulla superficie del sole. Apparendo nelle aree in cui i campi magnetici sono forti, le macchie solari crescono e si riducono quando l’attività del sole cresce e decresce. Nel dicembre 2019, gli scienziati hanno registrato un numero minimo di macchie solare, che ha segnato la fine del ciclo 24. Sulla base della velocità con cui le macchie solari hanno iniziato ad apparire di nuovo, gli esperti del Prediction Panel hanno previsto che il ciclo 25 sarà simile in intensità al ciclo 24, che è stato relativamente calmo.
Prevedere i disastri
Forse la più nota di queste tempeste si è verificata nel 1859, durante il ciclo solare 10. Nota come Evento di Carrington, ha distrutto i telegrafi e scioccato gli operatori ai controlli, ma ha anche illuminato il cielo con aurore che sono state visibili fino ai Caraibi. Oggi, una tempesta di questa portata sarebbe devastante: potrebbe distruggere le reti elettriche, mettere fuori uso i satelliti, mettere in pericolo gli astronauti in orbita, cambiare le rotte di volo pianificate e rendere l’atmosfera superiore della Terra impenetrabile ai sistemi di comunicazione a terra.
L’influenza dell’attività solare sulla Terra è chiamata meteo spaziale. Da anni, gli scienziati cercano di perfezionare il modo di anticipare quando il sole può diventare pericoloso. Migliori previsioni per le tempeste solari significano migliori opportunità di proteggere le infrastrutture vulnerabili, in maniera simile al modo in cui le previsioni meteorologiche permettono alle persone che si trovano sulla traiettoria di una tempesta di prepararsi al suo arrivo.