di Alessandro Martelli
Il 20 maggio ricorrerà l’anniversario della prima scossa del terremoto dell’Emilia del 2012, di magnitudo momento Mw = 6,1. Molti emiliani, prima di tale evento, ritenevano, erroneamente, che la loro Regione non fosse a rischio sismico, dimentichi di eventi antichi con epicentri non molto lontani, in particolare del terremoto di Verona del 3 gennaio 1117 (Mw = 6,8), che aveva causato 30.000 vittime.
Nonostante ciò, già prima del terremoto del 2012, anche l’Emilia vantava importanti e lungimiranti applicazioni dell’isolamento sismico. La prima risale al 2006 e riguarda la Sala Civica e Sede della Croce Rossa di Gaggio Montano (Bologna), in zona sismica 3, un moderno edificio ad uso civile destinato a divenire centro della Protezione Civile per la gestione delle emergenze dovute a calamità naturali (Fig. 1). L’edifico fu progettato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Associato Arch. Paolo Digiuni, Ing. Mirko Cioni, Ing. Saverio Lenzi e Arch. Bill Homes. Il sistema di isolamento sismico consta di 33 isolatori elastomerici ad alto smorzamento (High Damping Rubber Bearing – HDRB) e 4 isolatori a scorrimento acciaio-teflon (Sliding Device – SD), prodotti dalla società FIP Industriale di Selvazzano Dentro, Padova (Fig. 2). Il Comune di Gaggio Montano si avvalse della collaborazione di tecnici dell’ENEA per l’installazione degli isolatori sismici e per l’esecuzione della sperimentazione per essi richiesta.
A tale applicazione seguì quella riguardante la “Zona Aule” della nuova Scuola Elementare del Comune di Marzabotto (Bologna), anch’esso in zona sismica 3, che fu la prima scuola emiliana (ed una delle prime in Italia, dopo la Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia, da me collaudata nel 2008) ad essere isolata sismicamente (Fig. 3). La scuola fu progettata dalla Tecnicop di Bologna. La “Zona Aule”, un edificio di 3 piani costituito da telai e solai prefabbricati in c.a., con getti di completamento in opera e copertura con struttura il legno lamellare, è isolata alla base grazie a 28 HDRB e 14 SD, con uno spostamento di progetto di 25 cm, anch’essi prodotti dalla Società FIP Industriale (Fig. 4). Accanto a tale edificio, ma da esso correttamente separata da un giunto strutturale di 25 cm di ampiezza, sorge la “Zona Mensa”, di 1 piano, articolata in due corpi di fabbrica tra loro collegati, di cui uno destinato alla mensa ed alla cucina e l’altro ad ingresso e ad uffici. Il Comune si avvalse della collaborazione di tecnici dell’ENEA a supporto della progettazione del sistema di isolamento sismico. La scuola fu da me collaudata in corso d’opera in settembre 2010.