Nel 2013 usciva nelle sale “Tracks – Attraverso il deserto” che sotto la direzione di John Curran e grazie all’intensa interpretazione di Mia Wasikowska ci portava attraverso il deserto australiano sulle orme della straordinaria avventura della scrittrice e antropologa Robyn Davidson che compì realmente l’impresa nel 1977.
Scopriremo insieme gli orizzonti arroventati dal sole dell’Australia attraverso i grandi deserti che costituiscono il cuore del continente e mettono a dura prova la vita umana di coloro i quali vi si avventurano.
La trama di Tracks – Attraverso il deserto
Il film “Tracks – Attraverso il deserto” è tratto dal libro autobiografico “Orme” (Tracks) che racconta la vera storia di Robyn Davidson che nel 1977 viaggiò da Alice Springs fino all’Oceano Indiano per oltre 2.700 chilometri attraverso il deserto australiano.
La pellicola segue Robyn, che all’epoca aveva solo 25 anni, nel suo folle progetto di attraversare a piedi e in solitaria il deserto centrale australiano, nel cuore di uno dei luoghi più pericolosi e spettacolari del pianeta, in un viaggio senza precedenti che spinse la protagonista al limite della sua resistenza fisica ed emotiva.
Al viaggio, Robyn si preparò per ben due anni, indurendo i piedi in vista del lungo percorso e prendendo confidenza con gli animali che l’avrebbero accompagnata.
In questo straordinario viaggio fino ad Uluru sull’Oceano Indiano, Robyn fu infatti accompagnata solo dal suo cane Diggity e da 4 cammelli; la loro selvaggia vocalità spesso fu l’unico suono nel silenzio assordante della solitudine e furono loro gli unici compagni con i quali la giovane visse tutte le prove alle quali la sottopose lo spietato ambiente del deserto australiano.
In alcune tappe fu seguita da Rick Smolan (interpretato sul grande schermo da Adam Driver), un giovane e carismatico fotografo del New Yorker e del National Geographic che raccontò per immagini al mondo la leggendaria traversata di uno dei più impervi deserti del mondo.
Per riuscire a finanziare il suo progetto, infatti, Robyn dovette accettare suo malgrado la presenza occasionale del fotografo, tuttavia, se pur visto all’inizio come un intruso che minacciava la riuscita del suo viaggio e sebbene quello con Robyn si definì all’inizio come un rapporto difficile tra due persone molto diverse tra di loro, quella che maturò con Rick fu una grande e inaspettata amicizia che dura tutt’oggi.
Il film indaga gli eventi e le motivazioni psicologiche che affondano le radici nel passato tragico della protagonista e che la spinsero verso l’epica traversata.
Allo spettatore il film lascia un importante messaggio: alcune volte è necessario staccarsi dal mondo per sentirsene davvero parte e l’impossibile confronto con le più terribili delle nature del pianeta è in realtà alla portata di ciascuno di noi.
L’Australia dei deserti
L’Australia è una terra di estremi, è il continente più basso e più piatto del pianeta, tanto che la sua altezza media non supera i 300 metri sul livello del mare; è anche il secondo continente più arido secondo solo all’Antartide per numero di precipitazioni annue.
La maggior parte del territorio australiano è formato dall’Outback, una zona particolarmente arida che si estende per tutto il territorio ad ovest della Gran Catena Divisoria.
Oltre questa i trova il Great Artesian Basin, il Grande Bacino Artesiano, un’ampia depressione, all’interno di cui si colloca il Lago Eyre che con i suoi 12 metri sotto il livello del mare rappresenta la massima depressione dell’Australia.
L’Australia è estremamente povera di acque, i fiumi hanno regime irregolare, soggetti a forti piene e secche quasi assolute, infatti, l’interno del territorio continentale è formato dai vasti deserti che fanno parte del Western Australian Shield, una formazione geologica antichissima ricoperta proprio da deserti.
Tutti i deserti australiani
Il 18% della superficie australiana è classificato come area desertica per un totale di 1 milione e 384 mila chilometri quadrati.
Per quanto concerne il clima, la differenza di temperatura tra estate e inverno oscilla tra i 15 e i 20 gradi centigradi, ma come in tutti i deserti del mondo c’è una marcata escursione termica tra il giorno e la notte, tuttavia, generalmente la temperatura non scende mai sotto i 5 gradi anche nel pieno dell’inverno australe.
Il deserto più grande è il Great Victoria Desert, la cui superficie di estende su uno spazio superiore a quello occupato dalla nostra intera penisola. Si tratta solo di uno dei deserti, in particolare di quello che si trova nel Western Australia e nello stato del South Australia.
Partendo da ovest verso est troviamo poi il Great Sandy Desert, poi il Deserto di Gibson, per finire con il Deserto di Simpson.
Il Simpson Desert National Park è il più arido parco nazionale del Queensland ed è un vero deserto di sabbia simile al Sahara dove si trovano anche laghi salati tra immensi pianori e alte dune sabbiose in cui d’estate le temperature diventano davvero proibitive.
Pinnacles desert si trova a 250 chilometri a nord di Perth, all’interno del Nambung Nation Park, e una delle particolarità è rappresentata dall’insolita posizione in cui si trova poiché si affaccia sull’Oceano Indiano.
La seconda peculiarità è rappresenta dalle curiose rocce calcaree che si ergono in verticale, vengono detti pinnacoli che al tramonto diventano di un arancione intenso e possono raggiungere fino a 4 metri di altezza; da agosto a ottobre il deserto si ricopre di fiori selvatici creando uno straordinario effetto visivo.
Una delle tappe principali dell’outback australiano e della cultura aborigena è il cosiddetto Red Center, dove si trova il parco desertico più famoso dell’Australia: l’Uluru Kata Tjuta Nation Park.
È proprio qui che si trova il Monte Uluru, conosciuto anche come Ayers Rock, il monolito più grande del mondo e sito di venerazione degli aborigeni che ne sono anche i proprietari attraverso l’amministrazione dell’Environment Australia, l’Ente dei Parchi Nazionali.
Questa roccia sacra è alta ben 867 metri e cambia colore a ogni ora del giorno e della notte, in quanto luogo sacro non può essere scalato o calpestato.
Da Alice Springs, lo stesso luogo da cui partì Robyn Davidson, si raggiunge la Rainbow Valley Conservation Reserve, un territorio desertico caratterizzato da distese di argilla secca e da promontori e rocce di arenaria di tonalità che variano fino al rosso intenso e tra le quali la più conosciuta è la celebre Mushroom Rock.